Si è tenuta al Tribunale di Messina l’udienza preliminare in merito al procedimento giudiziario definito “Gettonopoli” che vede indagati diversi consiglieri comunali di Messina, accusati di avere partecipato solo pochi minuti alle sedute delle Commissioni consiliari, al solo scopo di incassare il gettone di presenza. La vicenda è nota a tutti anche per il clamore mediatico amplificato dagli organi di informazione nazionale.
Durante l’udienza sono state visionate le immagini registrate dalle telecamere della Digos che, secondo l’accusa, proverebbero la cattiva abitudine dei consiglieri di presenziare le commissioni solo per pochi minuti e solo per incassare il gettone di presenza. Il Pm Diego Capece Minutolo anche ieri ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per i 19 consiglieri comunali, di cui 12 sono gravati dal provvedimento di obbligo di firma, prima ed a conclusione delle sedute di commissione al corpo di guardia della Polizia Municipale. Provvedimento per il quale è stato chiesta la revoca dai legali che difendono i consiglieri.
Il prossimo 31 marzo gli avvocati difensori dovranno controbattere alle accuse del Pm che ha chiesto il rinvio a giudizio per i seguenti consiglieri comunali: Carlo Abbate, Piero Adamo, Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Antonino Carreri, Nicola Crisafi, Giovanna Crifò, Nicola Cucinotta, Carmelina David, Paolo David, Libero Gioveni, Pietro Iannello, Maria Perrone, Nora Scuderi, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Benedetto Vaccarino, Santi Daniele Zuccarello. Il consigliere Andrea Consolo sarà giudicato da un altro giudice, in quanto è stata accertata la parentela con il gup Vermiglio.
