Furto di energia elettrica a Caronia, una persona arrestata e tre denunciate

Continuano i controlli, relativi alla prevenzione dalla commissione di reati ed in particolar modo a quelli derivanti dall’ uso inappropriato dei contatori elettrici. Già nella passata edizione di questi speciali servizi i carabinieri di Santo Stefano avevano arrestato un pregiudicato stefanese evidenziando come le condizioni di sicurezza della sua abitazione fossero assolutamente fatiscenti e tali da avere riflessi sull’intero quartiere.

I Carabinieri di Caronia, avvalendosi dell’ ausilio di personale tecnico dei gestori, hanno passavano al setaccio una serie di abitazioni del centro estendendo la loro azione poi, in alcune contrade. Sono state effettuate diciotto verifiche finalizzate a garantire il rispetto dei canoni di sicurezza e di legalità ed annullare, così, i rischi derivanti dai sovraccarichi elettrici ed da altre problematiche legate alla manomissione della rete elettrica.

Nello specifico, al di là della gravità del furto, la verifica – condotta dagli uomini del Maresciallo Antonio Bucci – ha permesso eludere i pericoli connessi ad un allaccio abusivo alla rete elettrica, creato in maniera grossolana e con delle modalità tali da mettere concretamente a rischio l’incolumità non solo degli occupanti l’abitazione in questione, ma anche della collettività che, nel caso di specie, sarebbe potuta rimanere coinvolte dalle conseguenze dannose di un corto circuito.

I Carabinieri hanno verificato che l’abitazione, dove i contatori risultavano dismessi, era perfettamente rifornita di corrente. La successiva verifica ha permesso di accertare che il 57enne Giacomo Alessandrino, con un  cavo sotterraneo, si era allacciato abusivamente attraverso un tombino elettrico, al palo dell’ Enel. Denunciate a titolo di concorso nel reato di furto, altre tre persone che occupavano lo stabile e i cui componenti beneficiavano del bypass.

L’azione dei Carabinieri si è conclusa con il ripristino delle condizioni di sicurezza e di legalità. L’ arrestato è stato, poi, condotto per essere giudicato con il rito per direttissima nel pomeriggio odierno davanti al Gip del tribunale di Patti che  ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma.

 

 

 

 

 

 

 

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