Ci sono degli alloggi Iacp nella zona del viale San Martino a ridosso di villa Dante, e via La Farina, incrocio via Triesti, costruiti negli anni ’60 che, nonostante non fossero stati adibiti a “civile abitazione” bensì ad “attività commerciali”, furono ugualmente assegnati alle famiglie aventi diritto.
Si trovò all’epoca, in pratica, una formula contrattuale certamente anomala fra le parti che consisté nel far firmare ai neo inquilini una sorta di “contratto promiscuo”, ossia da “artigiano residente” (destinazione d’uso poi, però, regolarizzata come si evince dai certificati catastali di alcuni immobili che risultano classificati come “alloggi con cat. A/4”).
Parecchie di queste famiglie risultano locatarie di questi immobili persino dal lontano 1955 ed è certamente paradossale il fatto che a questi cittadini, che esattamente da 61 anni pagano regolarmente il canone di locazione all’IACP, non sia stata data ancora la possibilità di acquisire il diritto della proprietà maturato ai sensi della L.R. 560/93, L.R. 43/94 e s.m.i.
Il consigliere comunale Libero Gioveni, in passato, sollecitò più volte l’Istituto Autonomo ad avviare delle procedure per la vendita di questa particolare categoria di immobili. Dopo un egregio lavoro istruttorio (tecnico e amministrativo) svolto dagli uffici preposti, sembra adesso calato misteriosamente il silenzio su questa importante operazione il cui buon esito porterà certamente benefici sia all’Ente che ai legittimi aspiranti proprietari.
Pertanto Gioveni ha “riesumato” la problematica ed ha scritto al Commissario dell’Iacp, Venerendo Lo Conti, al fine di conoscere i motivi di questa “paralisi” e di voler urgentemente definire l’iter tecnico e amministrativo di dismissione già avviato dall’Ente per gli alloggi di viale San Martino e via La Farina, che consentirà finalmente ai rispettivi assegnatari di soddisfare legittimamente il diritto di proprietà maturato ai sensi di legge.
