Il problema non riguarda l’Unione europea,dove Facebook nel 2012 ha dovuto disabilitare il riconoscimento facciale per venire incontro alle riserve della Commissione irlandese per la protezione dei dati personali. In questo caso è sotto accusa negli Usa il sistema di tag delle foto, che violerebbe la privacy degli utenti creando una sorta di “impronta del volto”, cioè delle rappresentazioni geometriche delle facce della gente, senza avere un esplicito consenso a farlo. A citare in giudizio in Tribunale la piattaforma sociale negli Stati Uniti, sono stati alcuni utenti dell’Illinois. Un tribunale californiano ha infatti respinto la richiesta di rigettare il caso avanzata dai legali della compagnia.