Canile Millemusi, il 30 marzo conferenza stampa Lega Nazionale Difesa del Cane

La Lega Nazionale per la Difesa del cane, Sezione di Messina, da anni svolge attività di volontariato cinofilo e di protezione di animali presso il Canile Millemusi, sito in Messina, C.da Acquarasta, Vill. Castanea, per aiutare gli animali in difficoltà, abbandonati, maltrattati, non rispettati.

I soci della Lega hanno convocato una conferenza stampa che si terrà martedì 22 marzo alle 10.30 presso la Sala Ovale di palazzo Zanca, per smentire le dichiarazioni rassicuranti rese dalla Sig.ra Merenda e dal Dott. Taormina in ordine alla situazione del Canile Millemusi, che da tempo verserebbe, invece, in una condizione di assoluto allarme sanitario.

La Lega Nazionale per la Difesa del cane, nel comunicato stampa che anticipa i contenuti della conferenza stampa lancia accuse gravissime nei confronti del dott. Alessandro Taormina che avrebbe tenuto dei comportamenti negligenti: “maltrattamenti sui nostri cani, numerosi atti di violenza sui cani, continue assenze ingiustificate, mancate visite dei cani e conseguenti terapie, mancata redazione di schede sanitarie e microchippature, tali da aver condotto a numerose segnalazioni e querele presso l’Autorità Giudiziaria”.

Una situazione, quella descritta dalla Lega Nazionale per la Difesa del cane che, se trovasse conferma, sarebbe davvero gravissima. “Ai volontari che chiedono che vengano curati i cani affetti da gravissime patologie -si legge ancora nel comunicato stampa-, o che hanno riportato ferite gravissime conseguenti ad aggressioni, o che necessitano di esami diagnostici, viene costantemente opposto un fermo rifiuto sia dal Dottore che dalla Sig.ra Merenda. Perfino tre giorni fa è stato necessario fare intervenire le Autorità affinchè tre cani, gravementi malati, potessero essere affidati a scopo terapeutico”.

I soci della Lega ritengono, inoltre, non corrisponde al vero quanto affermato dal dott. Taormina pochi giorni orsono, “ovvero che la ragione delle mancate cure era la scarsezza di risorse al Canile perché ai volontari e soci che, sconcertati dalle condizioni di sofferenza dei cani, offrono non solo disponibilità economica per l’acquisto dei necessari farmaci, ma anche disponibilità a far ricoverare, a proprie spese, i cani presso strutture private, viene opposto sempre un fermo diniego”.

La Lega Nazionale per la difesa del cane sostiene che alcuni settori del canile siano stati interdetti con lucchetti non solo al pubblico ma anche alle volontarie che da anni lo frequentano, “e non per motivi igienico-sanitari a tutela dei cani (dal momento che le condizioni igienico-sanitarie sono pessime e non è osservato alcun protocollo profilattico), ma per rendere questi cani invisibili! “.

Infine, i soci della Lega, non comprendono i motivi per cui la signora Merenda non abbia eseguito la delibera unanime in merito al licenziamento del dott. Taormina, consentendo allo stesso di esercitare la sua attività al Canile. Insomma, la situazione sembra davvero critica e martedì si prevede una conferenza stampa dai toni infuocati.

 

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