A Pasquetta il tratto autostradale Messina Ponte Gallo a passo d’uomo

Anche quest’anno, come era prevedibilissimo, nulla è cambiato e nulla cambierà. Ed è una situazione che sicuramente durerà a lungo, fatta di disagi per chi dovrà percorrere l’autostrada (chiamarla così è davvero un eufemismo) A20 da Messina a Ponte Gallo. Già è un’assurdità pagare una tratta all’interno dello stesso comune, se a questo aggiungiamo che nelle giornate cosiddette di “bollino rosso” si viaggia a passo d’uomo, è facile intuire il disagio che molti messinesi continueranno a subìre.

Ieri il primo “test” della stagione è stato davvero un disastro. Intorno alle 9 del mattino, complice anche la bella giornata che ha invogliato tanti a fare la classica gita fuori porta di Pasquetta, chi si è immesso all’interno della tratta in questione, ha avuto la triste sorpresa di incappare nei soliti interminabili incolonnamenti che rallentano la marcia. Arrivare dopo un’ora alla meta tanto agognata e trovarsi davanti un casello autostradale che richiede il pagamento del pedaggio, oltre al danno, si subisce una beffa incredibile che nessuno è riuscito ad eliminare, anche temporaneamente.

A tutto ciò, bisogna aggiungere la maledetta burocrazia che in Italia ha fatto più danno della peste. In questo caso, basta pensare che nel 2014 una ditta ha vinto l’appalto per la messa in sicurezza dei lavori ed ancora attende quello che dovrebbe essere l’ultimo parere, del Genio civile. Due anni persi in pastoie burocratiche, che hanno ulteriormente rallentato l’inizio dei lavori e la conseguente fine di questa agonia tutta  in salsa messinese.

Inutile dire che la stessa situazione si ripeterà nelle giornate festive di aprile e maggio. L’estate, inoltre, si preannuncia davvero “calda” per coloro i quali saranno costretti a viaggiare in quel tratto autostradale. Il consigliere Libero Gioveni, si è rivolto anche al Prefetto, chiedendogli “l’ultimo sforzo prima della fine della sua esperienza come massimo esponente del governo nella nostra provincia”. Il rappresentante dell’Udc a palazzo Zanca chiede a Trotta di intercedere con i vertici del Consorzio Autostradale “per ottenere l’eliminazione totale del pedaggio al casello autostradale di Villafranca/Ponte Gallo, come atto simbolico di risarcimento alla cittadinanza per gli enormi disagi subiti e che si subiranno da qui a venire”.

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