Una scultura in pietra lavica, realizzata da Luca Zuppelli, da qualche giorno accoglie sull’Etna a circa 2.000 metri di quota, al Rifugio Sapienza, gli amanti del vulcano. É l’opera dedicata ad Angelo D’Arrigo, il deltaplanista detentore di diversi record mondiali, durante le iniziative per il decennale della sua scomparsa. A D’Arrigo è stato anche intitolato il piazzale del Rifugio.
La manifestazione, organizzata dalla Fondazione a lui intitolata e presieduta dalla moglie Laura Mancuso, ha riunito per un’intera giornata centinaia di persone sull’Etna con il volo simbolico di alcune lanterne, nonostante le avverse condizioni meteo. L’evento corale ‘Per sempre in volo’, programmato sull’Etna e sulle altre montagne di Angelo (Everest e Aconcagua, teatro di alcune sue straordinarie imprese di volo), a causa del vento e della neve nell’area dei crateri Silvestri dove era stato pianificato è stato rimandato a maggio. Liberati alcuni gheppi e poiane curate dal Centro Recupero Rapaci di Messina.