Il Messina travolto in casa dal Benevento, 5-0 risultato finale

Una settimana difficile per il tecnico del Messina Arturo Di Napoli, alle prese con la giustizia sportiva e appena rinfrancato dalla sonante vittoria nella gara interna contro il Martina, prima di affrontare al San Filippo il Benevento di Autieri, che passa per 5 reti a 0, due delle quali realizzate dall’ex Ciciretti. Fioca la reazione dei peloritani, a zero operazioni di mercato fino a questo momento, che nulla fanno per scampare all’umiliazione sotto gli occhi della propria tifoseria.

Pioggia ininterrotta sulle rive dello Stretto e un manto erboso che non agevola i tecnicismi nel match Messina-Benevento.
All’avvio del girone di ritorno, il primo squillo è della formazione di casa, con un tiro dalla distanza di Giorgione sul quale l’estremo difensore sannita Gori interviene coi pugni. Fatale tuttavia al Messina la sortita offensiva del Benevento al 6′, quando riesce all’ex Ciciretti una prodezza da fuori area che sorprende Berardi e si insacca nell’angolo alla sua sinistra. Appena una punizione di Martinelli e la presa sicura di Gori, poi al 20′ il raddoppio dei campani: una percussione dalle vie centrali e il guineano Cissè, incerto fino alla vigilia del match, sfugge alla retroguardia peloritana e con freddezza trafigge la porta avversaria. È un Benevento che quando avanza fa paura e due reti in soli venti minuti costituiscono un passivo pesante per il Messina, la cui prestazione incolore non lascia presagire una facile rimonta.

Due giri di cronometro appena e Del Pinto, ancora da fuori area, rifila il terzo gol al Messina e mette in cassaforte la vittoria. Al 56′ di nuovo Ciciretti, con un sinistro a giro da manuale, sigla addirittura la rete del poker. Insieme alla pioggia, piovono allora fischi al San Filippo e dalla curva si reclamano più dignitose prestazioni. La goleada prosegue al 67′ sulla magia di Marotta che, di tacco e sguardo alla porta,  mette a frutto il prezioso assist di uno scatenato Ciciretti. Scivola via il match senza neppure un moto d’orgoglio dei peloritani e peraltro un legno all’attivo dei sanniti, centrato da Melara all’86’. Annichilito questo opaco Messina da un verdetto che non lascia spazio alle attenuanti.

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