Traffico di droga dall’Albania a Messina, chieste pesanti condanne dal Tribunale peloritano

L’organizzazione era gestita da tre fratelli e a capo c’era una donna, Giacoma Cambria che, insieme a Giovanni e Michele Cambria, organizzava i trasferimenti di sostanza stupefacente tra l’Albania e Messina, transitando per la Puglia.  Il gruppo criminale, diretto dalla donna, pianificava con i fornitori pugliesi ed albanesi i viaggi illeciti, grazie all’ausilio di “fedeli” corrieri, che sfruttavano il servizio navetta (da qui il nome convenzionale dell’operazione di polizia denominata “Shuttle” ) dei pulmann di linea Puglia/Sicilia, per trasportare i carichi di droga, dal capoluogo pugliese a Messina. La droga, una volta giunta a Messina, veniva consegnata ai pusher locali che avevano il compito di curarne la cessione ai consumatori. Le partite di sostanze stupefacenti sequestrate nell’operazione denominata “Shuttle” dello scorso dicembre, avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, quasi mezzo milione di euro.

Adesso sono arrivate le richieste di condanna da parte del pm alessia Giorgianni nei confronti dell’organizzazione criminale. Nel dettaglio per i fratelli Giacoma, Michele e Giovanni Cambria, rispettivamente di 45, 41 e 44 anni, sono state chiese condanne a 16 anni per la prima, 4 anni e 8 mesi per il secondo e 4 anni e 8 mesi per il terzo. Grazia Leo, 4 anni, Biagio Merlino, 2 anni e 8 mesi, Nikoll Marku 2 anni e 6 mesi.

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