Le violenze avevano avuto inizio nel 2020 e si erano protratte fino al momento della sua fuga avvenuta lo scorso settembre
Le indagini presero il via dopo la fuga di casa di una ragazza del comprensorio barcellonese. lo scorso mese di settembre. Dall’interrogatorio emersero particolari inquietanti che oggi hanno portato all’aresto del patrigno. Il 35enne è stato rinchiuso in carcere dagli uomini della Polizia di Stato è ritenuto responsabile di violenza sessuale nei confronti di una minorenne.
La ragazza, lo scorso 11 settembre segnalò alla Polizia di essere stata vittima di violenza sessuale ad opera del patrigno. La vittima, disse che le violenze avevano avuto inizio nel 2020 e si erano protratte fino al momento della sua fuga avvenuta dopo il compimento del diciottesimo anno di età.
Le violenze subite, mai denunciate per paura e vergogna, avvenivano all’interno dell’abitazione dove la minore viveva. Le molestie iniziarono con palpeggiamenti dei genitali, successivamente in rapporti sessuali completi. Le molestie avvenivano la notte quando gli altri familiari dormivano, o di giorno, durante l’assenza della madre. La ragazza raccontò che era trattenuta con la forza e afferrata per le braccia, nonostante il suo rifiuto manifestato, anche piangendo.
Le indagini sono state avviate nell’immediatezza dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra mobile di Messina, di concerto con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto. In tempi relativamente brevi è stato riscontrato quanto in precedenza ricostruito minuziosamente dalla ragazza.
Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere a carico dell’indagato.
