Sicilia sempre più Doc, “blindati” Nero D’Avola e Grillo, non potranno più essere Igt

Grillo e Nero d’Avola dal 2017 saranno solo Doc. Passo importante per blindare e valorizzare i vitigni autoctoni siciliani. E’ stato compiuto al ministero delle Politiche agricole. Il Comitato nazionale vini ha approvato la modifica del disciplinare della Igt “Terre Siciliane” che esclude la possibilita’, dalla vendemmia 2017, di produrre ed etichettare vini Igt Grillo e Igt Nero D’Avola, varieta’ che si trovera’ esclusivamente in bottiglie a Denominazione di origine controllata. Accolta, dunque, la richiesta presentata da circa tremila viticoltori della Igt “Terre siciliane”, riunitisi in associazione e appartenenti a piu’ di quindici cantine cooperative, e a tante aziende piccole e grandi del mondo del vino siciliano. Tra le modifiche approvate anche l’aumento per la sola Igt della resa massima uva/vino dei vini rosati, (uniformata all’80%, in linea con quanto gia’ previsto per i vini bianchi e rossi della stessa Igt) e la possibilita’ di produrre vini “abboccati” (cioe’ un po’ piu’ dolci) per alcune tipologie di vino previste per la Igt. Modificato anche il disciplinare della Doc Sicilia. “Le modifiche appena decise dal Comitato Nazionale Vini valorizzano i vitigni siciliani autoctoni piu’ rappresentativi, spiega Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia: “Con le Doc si garantisce una migliore qualita’ del vino e un maggior controllo dell’intera filiera di produzione”. Per chi produrra’ Doc Sicilia Grillo la resa massima sara’ di 140 quintali ad ettaro (era 180 quintali per la Igt Grillo) e per la Doc Nero D’Avola la resa massima sara’ di 140 quintali per ettaro (era 160 quintali per la Igt Nero D’Avola).
“L’obbligo di imbottigliamento in Sicilia della Doc Sicilia, ottenuto nel 2015, e la modifica approvata oggi sulla Igt Terre Siciliane, completa un percorso che mira a proteggere i nostri vitigni autoctoni piu’ rappresentativi e ad accrescerne il loro valore”, dice Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia. Francesco Ferreri, consigliere del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia e presidente di Assovini, aggiunge: “Penso che questo percorso sia l’evoluzione naturale di un lavoro fatto dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia per garantire sempre di piu’ il consumatore sui prodotti che portano il marchio dell’isola. La Sicilia diventa piu’ forte, e il consumatore acquistando Doc Sicilia e’ tutelato maggiormente. La difesa delle varieta’ Nero d’Avola e Grillo era una conseguenza diretta di cio’ che e’ stato fatto sino ad oggi, la Doc prende un’identita’ sempre piu’ forte, soprattutto garantendo al consumatore che il prodotto che trova sul mercato nasce in Sicilia, e’ garantito e ha una sua tracciabilità”.

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