Se non fossero arrivati i Carabinieri, tre catanesi in trasferta avrebbero smontato un capannone in ferro

I Carabinieri della Stazione di Villafranca Tirrena hanno tratto in arresto in flagranza di reato tre pregiudicati catanesi, resisi responsabili del reato di tentato furto aggravato perpetrato all’interno del terreno di un imprenditore del posto. In manette sono finiti il 29enne Giovanni Cocola, il 32enne Santo Scrofani e il 35enne Vincenzo Salamone. I tre, armati di fiamma ossidrica si stavano appropriando dei manufatti in ferro presenti all’interno di un terreno di proprietà di un 69enne del posto. L’uso dell’attrezzo provocò un principio di incendio che fu notato dai carabinieri, i quali, giunti sul posto, notarono i tre catanesi intenti a sezionare una trave in ferro posta a sostegno di un capannone. I ladri stavano letteralmente smantellando il capannone in ferro e avevano già divelto il cancello di ingresso. Tutto, ovviamente, era finalizzato ad appropriarsi del metallo per venderlo successivamente. Il loro intento criminoso, è stato stroncato dai Carabinieri della Stazione di Villafranca Tirrena che hanno immediatamente bloccato i tre uomini ed hanno prontamente richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, poichè l’incendio si stava velocemente propagando e aveva già interessato una vasta area di terreno su cui erano presenti sterpaglie e materiale plastico accatastato.

I tre catanesi, tutti con precedenti penali per reati dello stesso genere, sono stati condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato. Gli è stato contestato anche il reato previsto dall’art. 449 del codice penale, che prevede la punizione di chiunque arreca danni e provoca un incendio. Ulteriori indagini sono in corso da parte dei militari dell’Arma al fine di individuare con certezza i responsabili di un furto aggravato consumato all’interno del medesimo fondo, considerato che dal sopralluogo effettuato dai Carabinieri è emerso che il lucchetto di un capannone della zona era stato forzato e dall’interno risultavano mancare una Fiat Panda e vari macchinari. I tre arrestati, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Messina, sono stati rinchiusi all’interno delle camere di sicurezza, fino al processo svoltosi con rito direttissimo nel pomeriggio di venerdì. Al termine dell’udienza il Giudice ha convalidato l’arresto effettuato dai Carabinieri della Stazione di Villafranca Tirrena ed ha applicato nei confronti dei tre uomini la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Catania con divieto di uscire nelle ore notturne dalle proprie abitazioni.

 

 

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