Messina attende ancora i 42 milioni per il Risanamento promessi da Crocetta

 

“Che fine hanno fatto i 42 milioni promessi dalla Regione per il Risanamento delle aree degradate della città di Messina?” A chiederselo è il consigliere comunale Libero Gioveni che ricorda che per l’anno 2014 il Governatore siciliano Rosario Crocetta aveva dato per certo l’arrivo di queste ingenti somme che avrebbero dovuto dare seguito ai 10 milioni e 900 mila euro parzialmente arrivati nel 2013 e utilizzati per il risanamento del complesso “Casa nostra” e per l’acquisto sul mercato di alloggi da destinare all’emergenza abitativa (seppur si tratti quest’ultimo di un iter non ancora completato per lo “stop” dato dalla Commissione regionale di valutazione).

“Non si può non pensare a questo punto al più classico dei grandi “bluff” – denuncia il consigliere – visto che, guarda caso, dopo il defenestramento dell’ex assessore regionale Bartolotta la cui opera risultò tangibile per l’arrivo dei quasi 11 milioni, tutto poi tacque. I 42 milioni – insiste l’esponente Udc – sono fondamentali per una pianificazione a breve e a lunga scadenza per il risanamento dei vari ambiti”.

In particolare il consigliere chiede che si faccia chiarezza e si programmino tempi e modalità di intervento:

1. sul progetto per la realizzazione di 112 alloggi e di un parco di quartiere in località Bisconte, del quale non si hanno più notizie ufficiali;

2. sul Risanamento di Camaro S. Paolo basso (l’unico che manca per risanare l’intera zona), visto che in fase di costruzione (dopo uno stop) ci sono già i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna. Ciò consentirebbe anche di cancellare l’obbrobriorappresentato dalle baracche che si affacciano sul viale di Camaro che si collega direttamente con lo svincolo di Messina Centro, che per i turisti che fanno ingresso nella nuova “città metropolitana” non costituisce certamente un bel biglietto da visita;

3. sul completo Risanamento della baraccopoli di Fondo Fucile costituita da ben 140 famiglie, per le quali non possono certamente bastare gli acquisti sul mercato di alloggi (la cui destinazione deve essere in particolare quella dell’emergenza abitativa);

4. su un eventuale nuovo bando per l’acquisto di altri alloggi sul mercato (subito dopo aver ultimato l’iter attualmente sospeso) per soddisfare le tante emergenze abitative in città per le quali si rende sempre più necessario varare nuovi bandi (l’ultimo risale al mese di marzo 2013).

Sono tutte questioni o emergenze che bollono in pentola da troppo tempo ormai e rispetto alle quali Gioveni auspica la necessaria svolta che serva a gettare le basi per un futuro più roseo rispetto a quanto finora la città ha mestamente assistito nel delicato settore del Risanamento delle sue aree degradate.

 

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI