Rave Party a base di alcol e droga in un ex capannone delle FS, irrompono i Carabinieri e rovinano la festa

I Carabinieri sono intervenuti intorno alle 1:30 di notte, a seguito di numerose chiamate alla centrale operativa del 112, che segnalavano forti rumori e musica ad alto volume proveniente da un ex capannone, ormai abbandonato, delle Ferrovie dello Stato in via Gibilterra a Messina. Sul posto sono state inviate ben otto gazzelle degli uomini dell’Arma, che hanno notato alcuni lucchetti inseriti e transenne per evitare l’accesso ad estranei alla festa abusiva. Fuori dal capannone c’erano alcuni giovani che fungevano da sentinelle i quali, alla vista dei Carabinieri, sono entrati frettolosamente all’interno del capannone per dare l’allarme, tentando anche di chiudere un cancello e spostare le transenne. Ma, grazie all’azione decisa e fulminea, i Carabinieri sono riusciti a penetrare all’interno nonostante i tentativi di elusione.

Una volta entrati e dopo aver spento la musica, i militari dell’Arma hanno constatavano la presenza di una moltitudine di persone intente a ballare, consumando alcol e droga, di cui una parte era nel capannone ed un’altra nel cortile antistante (che costeggia la linea ferroviaria). I giovani alla vista dei carabinieri, nel tentativo di eludere i controlli, hanno cercato di allontanarsi precipitosamente, a piedi, nelle vie ed aree limitrofe sfruttando l’oscurità e la mancanza di recinzione perimetrale, in direzione del mare. I Carabinieri dopo aver circondato alcune decine di giovani, hanno iniziato le operazioni di identificazione ed hanno proceduto a una minuziosa perquisizione del capannone, rinvenendo per terra un centinaio di spinelli e 13 involucri in cellophane contenenti marijuana e hashish dal peso complessivo di 130 grammi circa, sottoposti a sequestro.

I 42 giovani (di cui 1 minorenne e 6 di origine straniera), sono stati identificati – non solo nell’immediatezza ma soprattutto a seguito di approfonditi successivi accertamenti, finalizzati ad individuare il maggior numero di persone che quella notte si erano allontanati pensando di far perdere le proprie tracce – e denunciati alla Procura della Repubblica di Messina poiché ritenuti responsabili del reato di invasione di terreni o edifici aggravato (art. 633 c.p.).

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