Previsionale 2015, lavoratori Fp Cgil attendono ma sono pronti a mobilitazione

“Mentre i politici si nascondono dietro il linguaggio “tecnico” e i tecnici “giocano” a fare i politici, i cittadini-lavoratori attendono pazientemente risposte ma sono già pronti alla protesta”. Questa la sintesi di un comunicato stampa diramato dalla Fp Cgil, in merito alla situazione spinosa che riguarda il bilancio previsionale 2015 del Comune di Messina. Il sindacato fa sapere che, al momento i lavoratori sono in attesa degli aeventi, ma ciò non vuol dire che staranno aocn le mani in mano.

Nel caso in cui, infatti, le cose non dovessero andare per il verso giusto, i lavoratori sono pronti a dare vita ad una mobilitazione senza precedenti, destinata a lasciare il segno. Già nella giornata di oggi è stata convocata alle ore 15,30 presso la sede della Fp Cgil una riunione con le Rsu e Rsa dei lavoratori dei Servizi Sociali della Messinambiente e dell’Ato Me3 per discutere e decidere le modalità della mobilitazione.

“Ora più che mai questa sigla sindacale  -dichiara Clara Crocè Segretario Generale della Fp Cgil di Messina- non è interessata ad entrare nel merito di questioni che, inutile nasconderlo, sono diventate un vergognoso terreno di scontro e bisticcio politico. Una politica che fa il gioco dello scarica barile, dimenticando, però, che se quel ruolo istituzionale lo sta ricoprendo, è solo per merito e scelta di quelle stesse persone, che adesso, per tutta risposta, rischiano il loro futuro anche a causa di quanti sono stati eletti per tali incarichi.

Di fronte ai tira e molla di cui sono stati spettatori in questi mesi -prosegue la Crocè-, i lavoratori sono stanchi ed esasperati: la mancata approvazione del bilancio, oltre a stare mettendo a dura prova i sacrifici economici dei cittadini, considerando che ormai da mesi si vive con l’incubo che gli stipendi possano non essere pagati, sta mettendo a dura prova anche i “nervi” delle persone, costrette a subire degli stress emotivi non di poco conto. Soprattutto per quanti, e sono tanti, sanno di poter campare solo con un’entrata mensile.

Di fronte al dramma sociale già in corso -sottolinea la sindacalista-, e che rischia di assumere toni ancor più tragici in caso di non approvazione del previsionale, i cittadini lavoratori sono costretti ad assistere ad un vergognoso gioco delle parti in cui la politica parla il linguaggio dei tecnici, mentre i tecnici parlano il linguaggio della politica. Ebbene, questa sigla sindacale e tutti coloro che ne fanno parte, non intende più assistere né a queste né a quelle chiacchiere, non intende più ascoltare, intende solo sapere che una soluzione è stata trovata. E se così non dovesse essere -conclude Clara Crocè-, ribadiamo il nostro impegno ad una mobilitazione generale fuori dal Palazzo ( non vogliamo distrarre Giunta, consiglio e revisori nell’espletamento nel loro ruolo istituzionale) , senza precedenti”.

 

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