L’OrSA denuncia l’onorevole Santi Formica per il reato di apologia di fascismo

L’accesa polemica tra il sindacalista dell’Orsa Michele Barresi ed il deputato regionale Santi Formica, durante la trasmissione dell’emittante messinese TFC “Malalingua”, rischia di avere strascichi politici e giudiziari. Il segretario regionale del sindacato autonomo, Mariano Massaro, ha infatti denunciato l’esponente politico per il reato di apologia di fascismo. Lo ha fatto attraverso una missiva, che pubblichiamo in forma integrale di seguito, indirizzata al Presidente della Regione Crocetta, al Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e tutti i deputati, al Prefetto di Messina e alla Procura della Repubblica.

“La scrivente Organizzazione Sindacale che si onora di rappresentare migliaia di lavoratori siciliani in tutti i settori produttivi, denuncia un increscioso evento che ha visto come protagonista il Deputato all’A.R.S. Santi FORMICA, durante un talk show trasmesso in diretta il 6 maggio u.s. da un’emittente televisiva della città di Messina.

Alla trasmissione era presente, oltre al citato Deputato, il Rappresentante Sindacale dell’OR.S.A. Michele BARRESI; durante un normale confronto sull’argomento “ponte sullo stretto” che vedeva contrapposti i due interlocutori, l’Onorevole Formica ha perso il caratteristico “aplomb” da Onorevole che dopo vent’anni vissuti fra le poltrone dell’ARS dovrebbe essere suo bagaglio comportamentale consolidato, ha aggredito ai limiti del contatto fisico il nostro associato ed è scaduto in una grave affermazione, proferita pubblicamente, che offende il popolo italiano, viola la Legge e oltraggia la Costituzione: “…IO SONO FASCISTA”.

A prescindere dalle motivazioni che hanno indotto l’Onorevole Formica a perdere colpevolmente la calma, fino a sminuire il suo ruolo di rappresentante istituzionale in facinoroso della fase dittatoriale patita dall’Italia nel triste ventennio, non è tollerabile che un soggetto in forza alle istituzioni regionali possa violare con leggerezza l’articolo di Legge n° 645/1952 che, fra l’altro, sanziona “…chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.

Ogni tipo di apologia è punibile con un arresto dai 18 mesi ai 4 anni. La leggerezza con cui spesso si assolvono simili esternazioni che offendono i principi della resistenza e minacciano la libertà conquistata a caro prezzo, non può servire da comodo lasciapassare a disposizione di chi prova a imporre le proprie “idee” comprimendo la democrazia, soprattutto se si tratta di soggetti istituzionali investiti con elezioni democratiche antitetiche alla dittatura fascista esaltata pubblicamente dall’Onorevole Formica.

Soprassedere ancora una volta significherebbe giustificare le derive autoritarie, l’arroganza delle dittature, le esaltazioni xenofobe e tutte le caratteristiche totalitarie che il buonismo smemorato tende a derubricare.

Confidiamo nell’impegno delle istituzioni in indirizzo volto sanzionare i dilaganti atteggiamenti che minacciano i principi fondanti della libertà attraverso l’apologia del fascismo, chiaramente punita dalla Legge italiana”.

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