Operazione anti prostituzione “Bocca di rosa”, dodici condanne e due assoluzioni

L’operazione denominata “Bocca di rosa” scattò nel febbraio 2014, al termine delle indagini che ebbero la durata di circa due anni. A far insospettire le forze dell’ordine fu la scoperta di una “casa si appuntamenti” in via Salandra. Fu scoperto un vasto giro di prostituzione a Messina all’interno di sei diverse “case” che, come in passato, erano denominate in modo particolare in base al “gestore” dell’attività di meretricio che offriva prestazioni sessuali in cambio di denaro.

Arrivano adesso le dodici condanne di secondo grado della Corte di d’assise d’appello , nei confronti di quattordici imputati, e due assoluzioni. Lucia Mazzullo è stata condannata a 4 anni e 10 mesi e 1.100 euro di multa; in primo grado era stata condannata a 5 anni. Sconto di pena anche per Giuseppa Pulejo (primo grado 4 anni e 2 mesi) e Santina Fazio (3 anni) condannate rispettivamente a 2 anni e 400 euro di multa. Sono rimaste inalterate, invece, rispetto a quelle di primo grado, le condanne per Antonio Barrile, 5 anni e 6 mesi e 1000 euro di multa; Carmela Comandè, 6 anni e 4 mesi e 1.400 euro di multa; Michele Ferro, 5 anni e 10 mesi e 1.400 euro di multa; Vincenzo Inuso, 5 anni e 2 mesi e 1.100 euro di multa; Alfredo Pascale, 3 anni e 600 euro di multa; Antonino Gumina, 2 anni e 8 mesi e 600 euro di multa; Antonino Micale, 1 anno e 4 mesi e 200 euro di multa; Giovanni Cisco, 2 anni e 6 mesi e 400 euro di multa; Cirino Oriti, 1 anno e 4 mesi. Assolti Arachchige Malikawati Edirisingha,per non avere commesso il fatto”; e Giuseppe Bonsignore, “perchè il fatto non sussiste”.

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