Non sarà un buon Natale per i lavoratori Don Orione, pronti allo sciopero

Da mesi nel limbo in attesa del convenzionamento della struttura, silenzio assordante da Asp e Regione

Dopo avere sospeso l’azione sindacale in attesa delle determinazioni della Regione Siciliana in merito al convenzionamento della importante struttura, accreditata dal mese di maggio, cala inesorabile il sipario del silenzio e dell’inerzia sul destino dei lavoratori della Faro 85 in servizio presso la struttura per disabili psichici del Don Orione. “Nonostante i proclami – spiegano Giovanna Bicchieri, Segretario generale della Cisl Fp Messina, Antonio Rodio, responsabile del Terzo Settore, e Francesca Anastasi, Segretario Aziendale di Faro 85  – nessuna risposta è giunta da parte degli attori coinvolti, ASP e Regione in testa, sulla sorte dei pazienti disabili ricoverati e dei tanti lavoratori, ormai giunti all’inedia. Da mesi – precisano Bicchieri, Rodio e Anastasi – questi ultimi lavorano gratuitamente, tirando la cinghia solo per il bene degli ospiti ricoverati nella struttura. Ma non ci sono più soldi né per gli uni né per gli altri, ed anche quando dovesse arrivare il convenzionamento, sul quale ormai stiamo perdendo le speranze, dovranno comunque trascorrere almeno ulteriori quarantacinque giorni per la liquidazione dei mandati. Ciò significa che tanti ragazzi disabili, molti dei quali non conoscono altra famiglia se non i professionisti e gli operatori di Faro 85, saranno divisi e forse accolti in altre strutture, e molti lavoratori, pur avanti negli anni, perderanno l’occupazione, restando senza concrete possibilità di provvedere alle loro famiglie. Un quadro desolante – concludono Bicchieri, Rodio e Anastasi – si sta consumando inesorabilmente sotto gli occhi di tutti. Un brutto Natale si profila per i dipendenti e gli ospiti della struttura. E’ ora di agire. Per questo scenderemo in campo con tutte le azioni sindacali necessarie a testimoniare la disperazione di quanti da mesi ormai vivono in un limbo senza conoscere quali saranno le loro sorti. La politica, l’assessore regionale alla salute, la commissione sanità e l’Asp di Messina, si facciano carico della struttura sanitaria accreditata, che certamente merita di essere convenzionata, almeno quanto le altre presenti nell’ambito della regione siciliana”.

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