Si tratta dell’ennesimo edificio pubblico lasciato totalmente all’abbandono senza ricavarne utili per le casse comunali o per i cittadini. Le interrogazioni comunali sull’ex macello comunali non si contano e ultimamente qualcuno aveva pensato bene di utilizzarla come abitazione e bivacco. Sulla questione torna nuovamente a farsi sentire il Consigliere comunale Libero Gioveni che invita, per l’ennesima volta, l’Amministrazione a decidere sul futuro di questo immobile.
In passato le precedenti Amministrazioni avevano deciso di disfarsene inserendo il bene nel piano di alienazione degli immobili senza però ottenere l’auspicato riscontro, in quanto le gare erano andate sempre puntualmente deserte. Accorinti decise di non inserire l’immobile nell’ultimo piano di dismissioni che il Consiglio Comunale poi votò il 13 febbraio scorso, ma delle proposte sbandierate, ancora nessuna si è concretizzata.
Pertanto Gioveni pone tre quesiti all’Amministrazione Accorinti:
1. Come si sta concretamente agendo per recuperare la vasta e centrale struttura comunale di via Santa Cecilia;
2. Se sia stato ritenuto perseguibile il progetto che prevede una programmazione culturale diversificata dalle normali attività teatrali e con annesso servizio di ristorazione interno;
3. Se siano state valutate o meno, nel caso del venir meno dei propositi di Perna, le altrettanto importanti esigenze locative di numerose associazioni del territorio che operano invece a tutela delle fasce sociali più deboli.
“Insomma -afferma l’esponente Udc-, a prescindere dalla destinazione o dall’utilizzo che si intenderà dare al bene, questa preziosa struttura, rivestendo tra l’altro una invidiabile posizione strategica in città, non deve più continuare desolatamente a “marcire”! Insisto, quindi, nell’invito a questa Amministrazione a perseguire l’importante obiettivo di recuperarla restituendola alla fruizione della cittadinanza per le più disparate finalità”.
