La pianista Saskia Giorgini riesce a scaldare il gelido Palacultura di Messina

Nell’ambito della stagione concertistica 2016/2017 organizzata dall’Accademia Filarmonica e dall’Associazione Bellini, la giovane pianista Saskia Giorgini ha dato seguito ieri al Romanticismo musicale che costituisce un’ampia sezione del programma.  Spiace l’abbia accolta un Palacultura letteralmente gelido, in virtù del quale l’artista ha dovuto indossare una giacca di lana sopra l’abito da sera e usufruire del calore di una stufetta alogena in bella mostra sul palco.
È valsa tuttavia la pena degli infreddoliti spettatori l’esecuzione magistrale della vincitrice del prestigioso International Mozart Piano Competition di Salisburgo. Tecnica infallibile, fraseggio carico di fantasia e musicalità pura nel diffondere le note di Mozart e Chopin.  Dalla Sonata in la minore K 310, di impronta altamente drammatica scritta dal compositore austriaco durante lo sventurato viaggio a Mannheim e Parigi in cerca di fortuna, alla Fantasia in do minore K 475, secondo molti vera e propria anticipazione dello spirito beethoveniano, Saskia Giorgini ha dato ampia prova delle sue straordinarie doti artistiche nell’esecuzione di Mozart. Quindi, nella seconda parte del concerto, si è dedicata a Chopin, partendo dai Notturni, espressione del trepido lirismo soggettivo del compositore, e proseguendo con i Valzer, la Polacca in fa diesis minore op. 44 e il virtuosistico Rondeau à la Mazur, mistura di elementi folcloristici polacchi e musica colta. E, a dispetto del freddo, la platea non si è astenuta dal richiedere il bis a Saskia Giorgini, generosa nell’eseguire valzer viennesi prima di raccogliere gli ultimi scroscianti applausi.

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