“Giorno della Memoria”, testimonianza di un sommergibilista messinese all’Unime

Stamane, nell’ambito delle iniziative commemorative del “Giorno della memoria”, l’Aula Magna dell’Ateneo ha ospitato un convegno organizzato dalla Prefettura di Messina, dall’Università di Messina e dall’Istituto di Istruzione Superiore “La Farina Basile”.
Ai lavori, introdotti dalla prof.ssa Paola Ricci (docente di Filosofia morale del Dipartimento di Scienze Cognitive), hanno preso parte il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prefetto di Messina, S.E. dott.ssa Maria Carmela Librizzi, il Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo Metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela.  l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Messina, dott.ssa Alessandra Calafiore, la prof.ssa Giuseppa Prestipino, Dirigente scolastico I.I.S. “La Farina Basile”. Di seguito alla proiezione di un video-ricordo della Senatrice Liliana Segre (dal cui libro “Fino a quando la mia stella brillerà” gli studenti presenti all’incontro hanno tratto alcune letture), sono intervenuti anche il prof. Antonino Carabellò (I.I.S. “La Farina Basile”), la prof.ssa Giovanna Costanzo (Dipartimento DICAM), la dott.ssa Lucrezia Piraino (Dottore di Ricerca) e la dott.ssa Fabiana Russo (Dottore di Ricerca). L’evento si è concluso con la testimonianza del sig. Paolo Cardile, insignito della Medaglia d’onore in quanto cittadino italiano deportato e internato nei lager nazisti.

“Permettetemi di ringraziare – ha esordito il Rettore- tutti coloro i quali si sono adoperati per l’organizzazione di questa iniziativa così importante, che vede anche la partecipazione di molti giovani. Proprio ieri, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che ‘quando il benessere dei popoli o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso – dimenticando che ciascuna persona è diversa da ogni altra – la storia spalanca le porte alle più immani tragedie’. Per fare in modo che ciò non accada, esorto i giovani ad apprendere dal passato per non ripeterne gli errori e da padre, prima ancora che da Rettore, chiedo loro di impegnarsi per poter essere migliori delle generazioni precedenti”.

Nei giovani ha riposto fiducia anche Primo Levi che, come ha sottolineato il Prefetto, “era convinto che il futuro potesse ancora essere affidato agli uomini. Sono, inoltre grata – ha aggiunto S.E. dott.ssa Librizzi – all’intera comunità di Messina e provincia che, in svariate modalità, ha dimostrato tantissima sensibilità con l’organizzazione di molte iniziative dedicate al Giorno della Memoria”.

“Molti eventi – ha commentato la prof.ssa Giuseppa Prestipino – in ricordo di ciò che è avvenuto nei confronti di tutti i deportati nei lager, sono stati organizzati a tutti i livelli e soprattutto nelle scuole. Sono contenta di essere qui insieme agli studenti che anche quest’anno si sono resi protagonisti per rinnovare la memoria. Circa 5 anni fa sono stata ad Auschwitz e, almeno una volta nella vita, consiglio a tutti di andarci per osservare coi propri occhi ciò che è stato.

Il sig. Cardile, oggi 97enne, sommergibilista della Seconda Guerra Mondiale, che nel corso di quegli anni bui della storia umana è stato recluso nei campi di concentramento “ Lager III B di Furstenburg” e “Lager IXC” e costretto a lavorare nella “Miniera Gluckaudlf di Stockhaussen”, ha descritto alcuni degli episodi più duri del suo periodo di internamento, testimoniando, in particolare, il momento in cui un ufficiale tedesco gli puntò la pistola alla testa nei boschi della Foresta Nera.

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