Europee, le grandi manovre di Cateno De Luca che dialoga con Calenda Pd e Cinque Stelle

L’obiettivo è quello di raggiungere la soglia di sbarramento che fa scattare i seggi al Parlamento europeo

Proseguono le grandi manovre politiche in vista delle prossime Elezioni europee. Le piccole realtà politiche hanno l’obbligo di “pparentarsi” tra loro per raggiungere la fatidica soglia di sbarramento del 4%. E’ il caso di “Sud chiama Nord di Cateno De Luca che, come ammesso dal suo leader politico, sta dialogando con “Azione” di Calenda, Pd e Cinque Stelle.

“La nostra posizione -ha dichiarato Cateno De Luca- oggi modifica anche gli equilibri nazionali. Sulle europee siamo stati chiari. Partiamo da un principio, l’elettore non va preso in giro. Noi non abbiamo intenzione di bruciare con scelte non coerenti con il nostro percorso politico il consenso che gli elettori ci hanno accordato.

Stiamo lavorando -prosegue il leadre di Sud chiama Nord- ad un progetto di respiro nazionale che ci consenta di ottimizzare le nostre forze. Proprio per questo stiamo valutando diverse opzioni che vedono coinvolte altre liste che ovviamente sono in linea con la nostra storia e i nostri valori.

Abbiamo una interlocuzione in corso con Calenda. Parliamo di un accordo elettorale che consenta alle parti in campo di esprimere la propria progettualità. Calenda -sottolinea De Luca- sta ancora facendo le sue valutazioni, nel frattempo io ho avviato un dialogo con le forze di opposizione Pd e M5stelle in Sicilia.

Io ho fatto un ragionamento molto semplice. Siamo il primo partito in Sicilia. Se alle europee non diamo un senso alla nostra posizione rischiamo che il nostro elettorato vada a votare il centrodestra. Perché dare questo vantaggio a chi ha affossato la nostra terra?  D’altronde, se dobbiamo lavorare per fare il fronte alternativo a queste destre scellerate questa è l’occasione giusta.

Quindi, nel frattempo che con Calenda si arrivi o meno a una soluzione, non nascondo che stiamo dialogando anche con i  rappresentanti siciliani del Pd e del Movimento 5stelle per capire se c’è un margine per portare avanti questo progetto insieme.

Un progetto-conclude l’ex sindaco di Messina- che diventa utile nella prospettiva di creare un fronte comune alternativo al centrodestra in Sicilia e anche perché no, nel resto d’Italia. Senza dimenticare che il nostro obiettivo primario resta la presidenza della Regione Siciliana ed è per questo principalmente che stiamo lavorando”.

 

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