Sei ore di lavoro sono meglio di otto. Ora si parla di un nuovo obiettivo, la settimana lavorativa di sole 30 ore, ovvero giornate in cui dopo 6 ore ci si gode del tempo libero divertendosi o a facendo sport o andando a casa. E non solo sotto il profilo personale: ma anche quello professionale. Perché la maggiore felicità che così si guadagna, calcolata in un 20% aggiuntivo, si traduce in un incremento di energia e voglia di fare: che a conti fatti colma, anzi supera, la produttività che si credeva invece minata. L’idea di ridurre ancora l’orario di lavoro è stata lanciata con successo in Svezia, dal comune di Göteborg che ha deciso di tagliare l’orario in ufficio dei suoi dipendenti mantenendo lo stesso stipendio. L’amministrazione comunale ha avviato un test su 68 infermieri scoprendo come, alla fine, la mole di lavoro complessiva non ne è risultata compromessa.