Dei margini e della “società civile” che li ignora, l’audace monologo di Luca D’Arrigo

Una storia che parrebbe un’eccezione se non fosse la triste metafora delle tante storie che nemmeno si raccontano

Sul buio, una voce fuori campo a recuperare il “Leviatano” di Hobbes. Una natura umana egoista e la legge di natura che implica tuttavia la ricerca della pace sono solo alcuni dei temi contenuti nel trattato del filosofo britannico. E sono parole che echeggiano nell’aria. Ci arrivano addosso, noi le afferriamo. Comprendiamo che un legame deve pur esserci tra loro e ciò che ci accingiamo a guardare. Allora le teniamo in serbo per dopo.

Primo appuntamento della seconda parte del Cortile Teatro Festival, negli spazi dell’Area Iris, è il monologo “Che l’a pace sia con voi” di e con Luca D’Arrigo, compagnia Chille de la balanza.

Una storia che sembra venire da lontano, una storia che parrebbe un’eccezione se non fosse la triste metafora delle tante storie che nemmeno si raccontano. L’atmosfera è surreale. Il tempo come sospeso. Luca D’Arrigo, zaino in spalla, uno stand appendiabiti e una stella, attraversa tutta la platea e arriva al palco.

Lassù diventa due. Non forza la mano sul cambio, però te ne accorgi se a parlare è un giovane passante o una donna cieca, smarrita, con appena una meta, l’Albergo Pace, e una speranza: quella di raggiungerla, per soccorrere il fidanzato.

L’attore messinese ce la consegna così, senza infingimenti. Carica di sacralità, profetica, mistica. Ed è come se noi stessi le passassimo accanto.

Del resto, posiamo molte volte lo sguardo sulle cose, sulle persone, e non le vediamo. Il teatro possiede la prerogativa di prestarci nuovi occhi e un istante dopo ci afferra e ci inchioda. Ecco, dinanzi a quella donna cieca alla ricerca di un albergo dal nome utopico, noi dobbiamo per forza fermarci.

Luca D’Arrigo non si ferma. E noi con lui. A porgere una mano, a trovare la strada, a contare ingenuamente sul conforto di altri, a sperare che quella circostanza sia un’eccezione, ma sapere che ai margini del mondo che sfila sulla passerella giacciono la desolazione, il tormento, la vulnerabilità.

Non voltarsi dall’altra parte significa correre a perdifiato fino all’Albergo sulle note di “The passenger” di Iggy Pop, significa almeno provarci, significa sostituirsi a quell’universo cieco che, sotto l’egida dello Stato, semplicemente si nasconde.

Fuori campo i Vangeli, Locke e ancora Hobbes. Si sovrappongono, insomma, i due piani congegnati dall’autore. Il testo gioca su due tavoli: la realtà, nuda e cruda, a costituire la regola, non già l’eccezione, e l’utopia di uno Stato che si erge sulle fondamenta di una bella “società civile” per eclissarsi, per mancare all’appuntamento con tutti quei meravigliosi doveri che la splendida nostra Costituzione declama. Si impongono regole e poco conta che abbiano un senso. Si olia di continuo la macchina di un sistema statale che non si cura dell’individuo e intanto spalanca la strada all’accidia, all’ingiustizia, alla violenza.

Ci pensano perciò i Santi a riacciuffare qualche anima fragile. E sono i Santi che non appaiono sul calendario. Sono i Santi che si fermano, che non si girano, che porgono la mano e asciugano una lacrima con tre parole appena: non avere paura.

Un finale in crescendo, poi, prende a randellate questa società cui mal si addice l’attributo di civile. Luca D’Arrigo vomita il disgusto verso quello Stato che sa calpestare finanche la Costituzione di cui si scandisce qualche articolo; ed è come sostare alle stazioni della Via Crucis. Con il disgusto che monta e il sarcasmo a impinguarlo.

Lo spettatore, innanzi a una prova oltremodo generosa dell’attore, tira via via le fila della storia cominciata con una donna e una meta. Tira le fila e ci mette dentro Hobbes, Locke, le parole dei testi sacri che impattano sulla peggiore realtà. Ci mette dentro due occhi, una corsa. Ma non v’è alcuno spiraglio di luce e la stella che si spegne sulle note stonate dell’Inno nazionale non consola, non assolve.

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI