“Non possiamo non reagire all’ennesima provocazione perpretata dai vertici della Messinambiente contro il Sindacato e i lavoratori , quest’ultimi colpevoli di aver inscenato forme di protesta per il mancato pagamento degli stipendi”. Non usano mezzi termini Clara Crocè Segretario Generale della Fp Cgil e Carmelo Pino Segretario provinciale igiene ambientale, alla notizia della decurtazione delle due giornate di stipendio ai lavoratori ,operata dai vertici della Messinambiente.
“L’irrogazione della sanzione disciplinare ai lavoratori è illegittima -sottolineano Crocè e Pino-, in quanto adottata in contrasto con lo statuto dei lavoratori e il CCNL. L’azienda non può procedere nella comminazione di sanzioni senza averne sentito le difese dei lavoratori”. Dopo la contestazione scritta, oltre 300 lavoratori hanno chiesto formalmente, ai sensi dell’art. 7 della legge 300 del 1970, di essere sentiti congiuntamente dal Segretario della Fp Cgil di Messina per poter controdedurre ai rilievi mossi dall’azienda.
“E’ stata impedita ogni forma di difesa ai lavoratori, ai quali sono stati decurtati mediamente 150,00 euro dallo stipendio. Oltre a negare il diritto alla difesa ai lavoratori- continuano Crocè e Pino- i vertici della Messinambiente hanno adottato un comportamento antisindacale in quanto hanno compresso il diritto del Sindacato a svolgere liberamente la propria attività, che si estrinseca anche nell’assistenza del lavoratore che deve rendere le proprie giustificazioni.
Non possiamo fare altro che -concludono i due sindacalisti- spostare tutta la vertenza nelle aule del Tribunale , anche perché vorremmo comprendere se il Sindaco abbia intrapreso gli stessi provvedimenti nei confronti del direttore generale del Comune e dei dirigenti che hanno causato il ritardo nei pagamenti provocando l’esasperazione dei lavoratori”.