Proseguono ormai da giorni controlli straordinari della Polizia di Stato che vanno ad incrementare la regolare attività di controllo del territorio in quartieri a più alta densità criminale della città. Oltre le attività investigative della Squadra Mobile, che hanno già portato all’arresto del presunto responsabile dell’omicidio di Giuseppe De Francesco e che continuano a far luce sui fatti successivi alle esequie del giovane, i poliziotti delle Volanti, della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania pattugliano arterie stradali principali e strade secondarie.
Implementati i controlli a persone sottoposte a sorveglianza speciale e agli arresti domiciliari. Effettuate perquisizioni personali, domiciliari e su autoveicoli. Capillari le verifiche su auto e motocicli e su qualsiasi altro mezzo nel rispetto delle più comuni norme della circolazione stradale. Decine i posti di controllo, 400 le persone identificate, 181 i veicoli controllati, una cinquantina le contravvenzioni elevate, 27 le carte di circolazione e patenti ritirate, 13 i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Tra le violazioni rilevate in numero maggiore, diversi i casi di autoveicoli privi di copertura assicurativa, mancata revisione, patente scaduta o diversa da quella richiesta, mancanza del prescritto casco alla guida di motociclo. Sono 16 le perquisizioni domiciliari effettuate.
Denunciato per ricettazione un ventenne messinese, fermato alla guida di un motociclo di probabile provenienza furtiva. Un attento esame del motociclo ha permesso ai poliziotti di rilevare che i caratteri alfanumerici impressi sul telaio non erano punzonati in maniera lineare. Anche la livrea esterna era stata sostituita con quella di un modello successivo.
La presenza della Polizia di Stato ha interessato anche vari esercizi pubblici presenti sul territorio presso i quali specifici controlli sono stati effettuati con l’ausilio di personale specializzato in servizio presso la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale. Ammonta a 60.000 euro la somma dei verbali emessi a carico dei proprietari di esercizi commerciali all’interno dei quali gli agenti hanno sequestrato tre apparecchi da intrattenimento di genere elettronico sprovvisti di nulla osta e di messa in esercizio e di distribuzione, non collegati alla rete statale di raccolta del gioco e idonei a consentire l’esercizio del gioco con vincita.