Con decreto del 7 marzo 2016, il Dipartimento per la giustizia minorile presso il Ministero della Giustizia ha disposto la sospensione del Centro di prima accoglienza, istituito presso il Tribunale per i Minorenni di Messina, prevedendo che i minori arrestati, fermati o accompagnati saranno condotti presso il CPA di Catania e che il personale sarà ricollocato in altra sede.
Il Centro di Prima Accoglienza di Messina è ospitato all’interno del Tribunale per i Minorenni e, pertanto, non comporta costi per l’Amministrazione della Giustizia ed è destinato all’ospitalità temporanea (96 ore) dei minori arrestati, in attesa della convalida del provvedimento di arresto.
La finalità dell’accoglienza nella struttura è quella di evitare al minore l’impatto traumatico con le strutture carcerarie e, soprattutto, quello di avere in tali momenti di grande criticità emotiva, il sostegno e la presenza dei familiari. Pertanto non potrebbe e non dovrebbe prescindere dalla “prossimità”.
In merito alla questione, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Messina ritiene che la soppressione di un servizio della giustizia a Messina, oltre a rappresentare un ulteriore passaggio del progressivo abbandono delle istituzioni dello Stato nei confronti della città, della provincia e dei cittadini, penalizza immotivatamente i minori coinvolti e ciò quand’anche fosse uno soltanto.
L’Ordine dei togati messinesi ha inviato una missiva al ministro della Giustizia ed a tutti gli enti coinvolti, invitandoli a sospendere il decreto, in attesa di individuare soluzioni che mettano al centro delle progettualità il minore e le sue esigenze di recupero.