Biancuzzo chiede l’attivazione di due pozzi realizzati a Tono e mai utilizzati

Nel 1995 sono stati realizzati nella frazione di Tono del Comune di Messina due pozzi, ancora prima della costituzione dell’Azienda Amam, allo scopo di fornire i cittadini residenti nel tratto Tono – Mortelle – Spartà ancora privi del preziosissimo liquido. Le perforazioni furono effettuate a seguito dell’autorizzazione del Genio Civile di Messina, nell’ambito del “ Progetto di normalizzazione approvvigionamento idrico e rete idrica zona Nord Tono – Mortelle – Spartà di Messina”.

Il consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo ha accertato che, nell’ambito degli stessi lavori fu pure realizzata la condotta collegata alle due trivelle, con un grosso tubo in polietilene ed un pozzetto di manovra fino alla strada statale 113/dir Tono e per circa 900 metri direzione verso Mortelle. Pertanto Biancuzzo ha scritto all’Amam affinchè si utilizzi l’acqua dei due pozzi richiedendo fornitura di energia per l’installazione delle pompe necessarie per il prelievo dell’acqua visto che la posa della condotta risulta completata.

“Non è più tollerabile che residenti e proprietari di seconde case in un’area di alta valenza paesaggistica classificata come costa bassa, in cui sono ubicati insediamenti turistico-ricettivi debbano utilizzare acque inquinate provenienti da pozzi trivellati e non sia dotata di rete idropotabile -afferma Biancuzzo-. Pertanto dopo 27 anni dalla realizzazione dei due pozzi, dove sono stati spesi soldi pubblici per la realizzazione delle due trivelle, chiedo in tempi rapidi l’utilizzo dell’acqua che esiste, sicuramente, nei pozzi abbandonati realizzati con grande intelligenza dall’amministrazione nell’anno 1995 e successivamente abbandonati”.

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