Onorano il campionato Akragas e Messina a suon di gol. Il 3-3 finale narra in sintesi un match che non ha di fatto lesinato emozioni. Meritevoli entrambe le squadre, tanto più se si considera la gara disputata quest’oggi, della permanenza in Lega Pro.
All’Esseneto di Agrigento, nella terzultima di campionato, si è giocato il derby tutto siciliano tra Akragas e Messina. A caccia di punti utili alla salvezza i locali di Rigoli, subentrato in corso d’opera a Legrottaglie. Matematicamente salvi i peloritani di Lello Di Napoli che, condizionato ancora dalle numerose assenze, lascia esordire quest’oggi il giovane Bossa. Fascia di capitano sul braccio di Cocuzza, rientrato di recente dopo un lungo infortunio.
Il primo squillo dei peloritani coincide con il vantaggio degli ospiti al terzo giro di cronometro. Nona rete stagionale per il portoghese Tavares e un match che si prospetta tutto in salita per gli akrgantini, dei quali non tarda la reazione. Sulla conclusione di Vicente, al 6′, interviene agevolmente l’estremo difensore peloritano Addario. Segue, due minuti dopo, il tiro Di Piazza alto sopra la traversa. Sfumano un gran numero di occasioni per i padroni di casa, di fatto più motivati e conseguentemente propositivi dopo la doccia fredda iniziale. Gran lavoro dunque di Addario, impegnato in due occasioni da Di Piazza. Al 16′ il primo giallo della gara è alla direzione di Zibert, reo di una gomitata in elevazione ai danni di Burzigotti. Eppure, mentre l’Akragas fa la partita, è Fornito al 22′ a sfiorare il raddoppio con un tiro al volo di pochi millimetri oltre la traversa. Riprese le redini del gioco, i biancoazzurri si avvicinano al pari al 29′, quando Grea mette dentro un invitante pallone che nessuno dei compagni riesce però a insaccare in rete. Giallo al 31′ anche per Baccolo. E, a interrompere le percussioni dei giganti di Agrigento, l’ex Cocuzza al 37′ si presenta al cospetto del portiere Vono, cui non manca la reattività per sottrarsi al raddoppio del Messina. Sul taccuino dell’arbitro, contestualmente, De Vito e Di Piazza al 42′. Poi il peggio che potesse accadere all’undici di Rigoli: al 45′ il diagonale dal limite di Tavares non lascia scampo a Vono e condanna l’Akragas a un pesantissimo parziale.
Una sostituzione per parte al rientro dagli spogliatoi: per il Messina Fusca rileva De Vito, tra le file akragantine è l’infortunato Capuano a lasciare il posto ad Aloi. Tocca ora ai locali rincorrere, privi della spregiudicatezza che la salvezza certa consente invece agli avversari. Al 50′ accorciano però le distanze i padroni di casa con Zibert: un perfetto diagonale che riapre i giochi e ritempra il pubblico dell’Esseneto. Giallo al 59′, in una gara senza esclusione di colpi, anche per il neo entrato Aloi. Al 61′ mister Di Napoli opera il secondo cambio: il centrocampista ex Catania Giuseppe Russo rileva Baccolo. Segue, quattro minuti dopo, l’uscita del giovane Bossa per l’attaccante sloveno Barisic. Chiaro l’intento del tecnico peloritano, ora che sono ben quattro i giocatori più avanzati, di mettere in ghiaccio al più presto i tre punti. Risponde Rigoli, al 69′, preferendo Cristaldi a Madonia in questa disperata impresa. Bastano però una manciata di minuti perché tutto cambi in questa spettacolare domenica di calcio all’Essento. A regalare all’Akragas il sogno della permanenza in Lega Pro è la rete del pari del neo entrato Leonetti al 75′. Poi addirittura, al 78′, il 3-2 di Di Piazza e l’esplosione della tifoseria locale. La tredicesima marcatura del bomber biancoazzurro può valere l’intera stagione, ma questo match non sembra chiudersi fino agli ultimi istanti di gioco. Sfiora il tris Tavares di testa all’86’, ma è il brasiliano Gustavo a ristabilire il pari all’88’. Ritmi altissimi fino al triplice fischio, seguito a un solo minuto di recupero, che conclude l’emozionante derby isolano. Akragas e Messina, il cui pareggio è senz’altro l’esito più equo, oggi hanno ampiamente dimostrato di meritare la permanenza in Lega Pro.
