Senza sprecare troppe energie, il Messina batte di misura il Melfi al “Franco Scoglio”. Un match giocatosi per intero nella seconda frazione di gioco, dopo un primo tempo avaro di azioni significative. E ci pensa Tavares all’82’ a conquistare tre punti che danno nuovamente ragione a mister Di Napoli e collocano i peloritani nella classifica della salvezza certa.
Si gioca al “Franco Scoglio” il match tra Messina e Melfi valevole per la 28ma giornata di campionato di Lega Pro girone C. Il gruppo allenato da Guido Ugolotti è reduce da un pareggio interno e non è ancora fuori dal vortice dei play out. Possono, invece, dormire sonni tranquilli i peloritani di Lello Di Napoli, a caccia della terza vittoria consecutiva dopo l’impresa casalinga contro il Foggia. E innanzi agli oltre duemila spettatori, l’undici giallorosso è inquadrato nell’usuale 4-3-3 così costituito: Berardi tra i pali; davanti a lui Ionut, De Vito, Martinelli e Genny Russo; a centrocampo Baccolo, Fornito e Zanini; i più avanzati Tavares, Gustavo e Scardina. Assenti per squalifica Giorgione e gli infortunati Barisic, Salvemini e Burzigotti.
Gara che fatica a decollare e che lesina emozioni almeno fino al 21′, quando Scardina raccoglie da Gustavo e, di tacco, non riesce a beffare l’estremo difensore lucano Santurro. Nei giri successivi di cronometro il leitmotiv della gara riprende senza interruzioni. Al 32′ Zanini lascia per infortunio il terreno di gioco e, senza alcuna variazione dell’assetto, lo sostituisce Bramati. Non ci si gioca di fatto la promozione, ma il match è disputato dalle due squadre alla stessa stregua d’una partitella d’allenamento pomeridiana. Altro infortunio al 44′, ai danni di Bramati che abbandona il campo in barella. Scivolano via i tre minuti di recupero fino al termine del primo tempo, durante i quali la traversa centrata su stacco di testa da Scardina, raccolto il calcio piazzato di Fornito, costituisce la prima vera occasione dei peloritani. Segue l’ingresso di Barilaro a rilevare Bramati, quindi allo scadere Gustavo impegna Santurro con un sinistro da fuori. Fatta eccezione per l’impeto giallorosso nel recupero, il parziale senza reti è la più nitida fotografia di un match oltremodo avaro di emozione.
Parte forte il Messina di Di Napoli in avvio di ripresa e già al 48′ Tavares, in perfetta solitudine, manca d’un soffio la rete scaricando sul l’estremo difensore lucano. Un minuto dopo ancora Santurro salvifico quando letteralmente strappa la sfera dalla testa di Scardina. Al 56′ conclusione dalla distanza di Gustavo che si perde sul fondo. Ritmi di gioco più alti e formazione di casa decisamente più propositiva. Canotto per Finazzi al 61′ è il primo cambio nel Melfi. Tre minuti dopo la conclusione del neo entrato genera uno dei pochi interventi di Berardi. Al 66′ è di nuovo il brasiliano a calciare da distanza ravvicinata e a costringere Santurro a un salvataggio in extremis. Al secondo cambio effettuato da Ugolotti, con Petricciuolo per Annoni, corrisponde il terzo di Di Napoli: Padulano subentra a Genny Russo.
Al 71′ esaurisce le sostituzioni anche il tecnico lucano, tentando la carta Ingretolli per Masini. Ora è il Messina a fare la partita, gestendo il possesso palla e più volte avvicinandosi all’area presidiata da Santurro. Il punteggio resta tuttavia inchiodato sullo 0-0. Non serve al 78′ il tentativo di testa di Scardina, nel raccogliere il cross dalla destra di Fornito. Ma quando tutto sembra ricondurre al pari senza reti, capitalizza gli sforzi del Messina a otto minuti dalla fine Tavares. Il gol è il frutto di un sinistro dell’attaccante di Lisbona che si insacca all’incrocio dei pali e non lascia scampo all’incolpevole Santurro. La chance più limpida dei gialloverdi è sui piedi di Soumarè all’88’. Ma Berardi salva e i tre minuti di recupero non giovano al Melfi per ribaltare il giusto risultato di una gara che certo non verrà ricordata.
