L’architetto Pino Falzea, di CapitaleMessina, entra nel merito, con argomenti tecnici e politici, della polemica tra l’assessore comunale Sergio De Cola e Genio Civile sulla bocciatura della Variante al PRG. “Paradosso messinese: la giunta del pacifista Accorinti dimostra un tasso di litigiosità mai visto prima. Continuiamo ad assistere, infatti, a continui conflitti con tutte le istituzioni con le quali l’Amministrazione dovrebbe collaborare: il Prefetto, le Autorità militari, l’Autorità Portuale, il Rettore dell’Università, ed ora ultimo il Genio Civile in seguito al parere negativo espresso dallo stesso sulla Variante al PRG elaborata dal comune.
Al riguardo -prosegue l’architetto Falzea- leggiamo una nota dell’Assessore De Cola, di replica, nella quale si sostiene che per l’approvazione della Variante al PRG predisposta dall’Ufficio Pianificazione del Comune di Messina, la cosiddetta “Variante di Salvaguardia Ambientale”, non occorre il rilascio del parere preventivo del Genio Civile reso ai sensi dell’art. 13 della L. 64/74. Così come lo stesso assessore sostiene che lo stesso Piano non sia da assoggettare alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Ordini Professionali, Fondazione Architetti, Sindacati ed altre organizzazioni -precisa l’esponente di Capitale Messina-, da anni ormai chiedono all’amministrazione comunale di accelerare le procedure per mettere in salvaguardia il territorio comunale, chiedono di predisporre uno strumento urbanistico in grado di bloccare il consumo di nuovo suolo ed agevolare le operazioni di trasformazione urbana per una città più sicura, più bella e vivibile.
L’amministrazione invece predispone uno strumento urbanistico insufficiente, che non interviene in alcun modo nelle aree già edificate ed a rischio geo-idrologico e sismico, con evidenti rischi – come già evidenziato da più Enti tra i quali l’Assessorato regionale al Territorio – per la popolazione che le abita, ed inoltre pretende di operare senza osservare le procedure previste dalla legislazione vigente.
Come si può pensare -si chiede Falzea- di portare avanti una variante al PRG senza i necessari studi geologici di dettaglio ed in assenza pertanto del parere propedeutico del Genio Civile, senza tra l’altro attivare la procedura di VAS? Nell’iter di approvazione di qualunque piano di di lottizzazione per la costruzione di qualche semplice villetta proposto da qualunque cittadino, il Comune di Messina, giustamente, richiede la procedura di VAS ed il parere del Genio Civile di Messina ai sensi dell’art. 13: come fa l’assessore a sostenere che invece per la Variante al PRG non serva nulla, né VAS, né parere del Genio Civile? Il ragionamento di De Cola non ci convince per nulla.
Sulla questione -sottolinea Pino Falzea- ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i tecnici del Comune di Messina che stanno lavorando al Piano. Vorremmo poter chiedere ai dirigenti del Dipartimento Pianificazione Urbanistica del Comune di Messina, qual’è il loro giudizio tecnico in merito a tutto ciò? E’ necessario secondo loro il parere del Genio Civile di Messina per la Variante di salvaguardia che hanno predisposto? E se non è necessario, perché lo si è richiesto? E’ necessaria la procedura di VAS? E se è necessaria, perché si è richiesto alla Regione Sicilia la dichiarazione di non assoggettabilità?
A questo punto arrivati -conclude l’esponente di Capitale Messina-, occorre fare chiarezza rispetto ad una situazione estremamente confusa, per cui chiediamo agli uffici competenti della Regione di mettere in chiaro, una volta per tutte, i termini della vicenda, perché non stiamo parlando di semplici cavilli burocratici, bensì del problema cruciale della sicurezza del nostro territorio e quindi di noi cittadini”.