A Messina parte il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” solo in due Circoscrizioni

Oggi è stato presentato il progetto per la raccolta differenziata “Messina fa la differenza! Carta, Vetro, Plastica, alluminio, Umido”. Il nuovo sistema di raccolta è previsto solo nei territori delle Circoscrizioni cittadine I e VI, (tutti quelli che esultavano per la raccolta porta a porta in tutta la città dovranno attendere tempi migliori) la sostituzione della raccolta con i cassonetti stradali con l’introduzione di un servizio di ritiro domiciliare (cosiddetto ‘porta a porta’) di tutte le tipologie di rifiuto tranne che il vetro per il quale è prevista una raccolta di prossimità con campane, sia per le utenze domestiche che per gli operatori commerciali.

I diversi materiali (carta e cartone, plastica e metalli, scarti organici e rifiuto indifferenziato) dovranno essere raccolti separatamente ed esposti su strada secondo le modalità indicate nei materiali informativi. Nei quartieri, dove non è previsto il porta a porta, il sistema di raccolta rimarrà di tipo stradale.

“La soddisfazione e l’orgoglio dei lavoratori di Messinambiente che si mettevano alla guida dei nuovi mezzi e che entravano strombazzanti in città, mentre tanti cittadini si giravano facendo foto e video a quella strana carovana – ha sottolineato l’assessore Ialacqua – saranno tra le cose più belle che mi rimarranno nel cuore e nella mente di questa esperienza di assessore”.

“Oggi è uno dei momenti più belli ed importanti dal giorno in cui mi sono insediato – ha evidenziato il sindaco Accorinti – perché questa è una data storica e di svolta per la nostra città”.

L’assessore Ialacqua ha sottolineato l’importanza della nascita multiservizi per gestire acqua/rifiuti, la cui delibera è al vaglio dei revisori dei conti per il parere di competenza. Il componente della giunta Accorinti è nuovamente tornato a parlare dell’impianto di valorizzazione della frazione secca di Pace, dichiarandosi contrario agli inceneritori e favorevole agli impianti per la gestione a freddo che valorizzino e non brucino materia, impianti di compostaggio, digestori anaerobici e impianti di TMB “per arrivare dall’emergenza all’eccellenza”. Al momento siamo fermi alla prima fase ed i cumuli di spazzatura sono visibili a tutti e fanno da cornice alla città, la giunta Accorinti ha altri 2 anni per raggiungere la seconda e i cittadini che pagano le tasse più esose d’Italia attendono con impazienza.

 

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