Smantellato il “Fortino” degli Arena a Valle degli Angeli, tutti gli arrestati e i particolari delle indagini

Son ben 17 misure di custodia cautelare in carcere  a carico di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, associazione finalizzata al furto di ciclomotori ed altro, operante  a Messina.

Le indagini della Squadra Mobile esperite, sotto le direttive della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di appostamento, sequestri di sostanza stupefacente e video-riprese, hanno individuato l’esistenza di un sodalizio criminoso operante nel quartiere Valle Degli Angeli a Messina, avente base in vico Fede domicilio di Francesco e Michele Arena. Qui, gli investigatori hanno trovato un vero e proprio Fortino,  attorno al quale giravano gli affari illeciti della consorteria, costituita dai componenti del nucleo familiare degli Arena, e Paolo Mercurio, Pietro Raffa, Paolo Francesco Musolino, Ugo Carbone, Mario Orlando, Bartolo Bucè, Filippo Cannavò, Antonio Bonanno, Giovanni Cortese e Angelo Mirabello, sono indagati per aver costituito un’articolata associazione, dedita all’acquisto, alla detenzione, nonché allo spaccio di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.

Michele Arena e Francesco Arena, considerati dagli inquirenti i promotori, direttori ed organizzatori dell’associazione, avrebbero provveduto ad impartire le direttive ai vari consociati, a mantenere i contatti con i fornitori di sostanza stupefacente, ad acquistare le varie partite di tale sostanza ed infine, sia direttamente che a mezzo dei pusher del gruppo, a cedere a terzi la droga.

Paolo Mercurio, Giovanni Cortese, Ugo Carbone, Mario Orlando e Paolo Francesco Musolino, per gli investigatori, avevano il compito di coadiuvare Michele Arena e Francesco Arena nella gestione dell’attività del gruppo. Mercurio e Carbone, si sarebbero occupati dell’approvvigionamento di sostanza stupefacente; Carbone, Musolino e Orlando, avrebbero operato per immettere nel mercato la sostanza stupefacente.

Filippo Cannavò e Antonio Bonanno, si sarebbero riforniti abitualmente di sostanza stupefacente dagli Arena, collocandola poi sul mercato. Pietro Raffa e Bartolo Bucè, sarebbero stati operativi nell’associazione con il compito di fornire ogni utile supporto agli Arena. Angelo Mirabello, avrebbe procurato gli aspiranti acquirenti, partecipando alla contrattazione del prezzo da proporre ed alle modalità di approvvigionamento della sostanza.

Le indagini hanno evidenziato che gran parte dello stupefacente da introdurre nel mercato messinese aveva provenienza dalla Calabria. Infatti Santoro Rosaci e Lorenzo Anghelone, personaggi calabresi colpiti dal provvedimento, avrebbero ceduto quasi un Kg di hashish a Francesco Arena e Michele Arena.

A tal proposito, il 25 gennaio 2016, fu sequestrata la somma di denaro di 30.000 euro, trovata in possesso di Lorenzo Anchelone e Santoro Rosaci, quest’ultimo con precedenti ex art. per associazione mafiosa, dopo che si erano incontrati con Francesco Arena, per concordare l’acquisto di una partita di sostanze stupefacenti.  Il giorno successivo, al termine di un appostamento fu sequestrato il chilogrammo di hashish.

Sempre Francesco e Michele Arena, sono anche accusati, insieme ad altre persone ancora non individuate, di detenere un ingente quantitativo (pari ad almeno 20 chili) di sostanza stupefacente. Gli investigatori avrebbero, inoltre, accertato, che la consorteria criminale aveva la disponibilità di armi e munizioni. Importante tra le attività di riscontro il sequestro nei confronti di Francesco e Michele Arena, di hashish del peso di circa tre chilogrammi che detenevano nella propria Fiat 600.

Elementi di gravità indiziaria, sono stati acquisiti nei confronti di Francesco Arena, Paolo Mercurio, Francesco Russo e Gaetano Russo, in merito all’esistenza di un’altra associazione a delinquere, questa  volta, finalizzata alla consumazione di furti di ciclomotori.

La Squadra Mobile, dal settembre 2007 all’aprile 2008, aveva già permesso di delineare la caratura criminale di Francesco Arena, ritenendolo capo di un’organizzazione criminale dedita principalmente allo spaccio di sostanze stupefacenti con approvvigionamenti provenienti dalla Calabria ed addirittura transfrontalieri, da paesi come l’Olanda.

Anche Michele Arena, padre di Francesco, è ritenuta figura di assoluto rilievo nel tessuto malavitoso, in grado di imbastire rapporti con altri noti esponenti della malavita. Durante le indagini, infatti, sarebbero stati evidenziati rapporti con esponenti di spicco della criminalità organizzata messinese quali, Raimondo  Messina e Lorenzo Guarnera Arena.

Per gli investigatori, elemento di primo piano del gruppo criminale oggetto d’indagine è da considerarsi anche Giovanni Cortese, con precedenti, perché colpito da ordinanza restrittiva in carcere nell’ambito dell’operazione Biancaleo che lo indicava fare parte di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (2004). Fu colpito da provvedimento cautelare, insieme con altre 42 persone ancora per associazione finalizzata alla cessione di ingenti quantitativi di stupefacenti (2005). Denunciato nel 2006 nell’ambito dell’operazione Nemesi, per droga, era sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Cortese è stato tratto in arresto il 31 maggio 2017, dalla Squadra Mobile, in esecuzione di ordinanza cautelare per il delitto di rapina in concorso in pregiudizio della Banca di Credito Peloritana di Barcellona P.G..

Infine Paolo Mercurio, personaggio già colpito dall’esecuzione dell’ordinanza Totem per associazione a delinquere di stampo mafioso (Gruppo Giostra).

Destinatari della custodia cautelare in carcere:

  1. ANGHELONE Lorenzo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) in data 07/04/1989 e residente in Bagaladi (RC), via Angelo Ciancia;
  2. ARENA Francesco, nato a Messina il 13.09.1981, ivi residente in Vico Fede nr. 14; già detenuto;
  3. ARENA Michele, nato a Messina il 21.02.1960, ivi residente in Vico Fede nr. 09;
  4. BONANNO Antonio, nato a Messina il 22.12.1982 ed ivi residente in Via S. Jachiddu, 27.
  5. BUCÈ Bartolo, nato a Messina il 23.11.1955, ivi residente in Via Consolare Valeria nr. 2;
  6. CANNAVO’ Filippo, nato a Messina il 04.04.1982, ivi residente in Casette Rurali nr. 7 Ritiro; già detenuto;
  7. CARBONE Ugo, nato a Messina il 07.11.1975, ivi residente in Via Bussone da Carmagnola nr. 127 Rione Condottieri;
  8. CORTESE Giovanni, “u criaturi”, nato a Messina il 02.01.1974, ivi residente in Via Gaetano Alessi nr 21 Rione Mangialupi; già detenuto;
  9. MERCURIO Paolo, nato a Messina il 13.02.1993, ivi residente in Vico Fede nr. 11; già detenuto;
  10. MIRABELLO Angelo, a Messina il 21.5.1966, ivi residente in via Gioacchino Chinigò 2\9;
  11. MUSOLINO Paolo Francesco, nato a Messina il 20.12.1986, ivi residente in via Gaetano Alessi nr. 5 rione Mangialupi.
  12. ORLANDO Mario, nato a Messina il 21.12.1980, ivi residente in Via Monsignor Grano;
  13. RAFFA Pietro, nato a Messina il 15.06.1979, ivi residente in Rione Taormina Case IACP, pal. B.
  14. ROSACI Santoro, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 03.01.1985 ed ivi residente in Via Caredia nr. 128;
  15. RUSSO Francesco, nato a Messina F8.8.1983, ivi residente in via 2\N 10 Giostra; già detenuto.
  16. RUSSO Gaetano, nato a Messina il 26.04.1982, ivi residente in via Monte Scuderi p. 19; già detenuto;
  17. SIRACUSA Luigi inteso Angelo, nato a Roma l’8.11.1962, residente a Messina in via Carità 3 Villa Quiete.

 

 

 

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