Chiusura Villa Piccolo, Vermiglio: “Pronti i fondi”, il Cda: “Non vogliamo denari, offriamo progettualità”

Dopo le dimissioni di tutto il Cda della Fondazione Piccolo e la conseguente chiusura della Villa omonima, l’assessore ai beni culturali della Regione siciliana, Carlo Vermiglio ha dichiarato: “Siamo pronti per procedere all’effettiva erogazione delle somme non appena saranno comunicati da parte dell’ente previdenziale, gli esiti del Durc che il dipartimento ha già richiesto”. Una sorta di giustificazione alla burocrazia regionale che, secondo Vermiglio: “Nessun ritardo pertanto è attribuibile all’amministrazione regionale, atteso che tutti gli adempimenti necessari sono stati definiti nei tempi di legge”.

L’assessore precisa poi che : “Gli adempimenti connessi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2015, nonché quelli relativi all’approvazione del bilancio della Regione per il 2016, pubblicato il 18 marzo, hanno costretto l’amministrazione regionale alla contabilizzazione del provvedimento di accertamento delle somme dovute alla Fondazione solo il 29 marzo scorso. Tale provvedimento, che ha preceduto la richiesta di istituzione del capitolo di spesa, avvenuta il 13 aprile, ha consentito, oggi, l’emanazione dell’apposito decreto da parte dell’assessorato regionale dell’Economia”.

Arriva puntuale la replica del Cda della Fondazione Piccolo che tramite una nota sottolinea come: “Abbiamo scritto e detto in ogni sede che non cerchiamo denari ma offriamo progettualità”. I componenti del Cda precisano inoltre che: “Finalmente a tanti mesi di distanza è stato emanato un decreto (non si comprende bene per decretare cosa, visto che si tratta di un incasso dovutoci iure privatorum e non di un finanziamento pubblico), al fine di consentirci, un giorno, di ottenere quanto è nel nostro diritto. Infatti, i soldi sono stati incassati dalla Regione grazie ad una mostra da noi organizzata e il Suo decreto, guarda caso datato solo ieri, dimostra che è arrivata al Suo assessorato solo l’eco delle nostre proteste ma non il contenuto delle nostre proposte. Noi pretendiamo rispetto!”.

Il comunicato del Cda della Fondazione Piccolo conclude con un invito all’assessore di prendere atto della legge Regionale n. 51 del 1995 e di applicarla, non di ignorarla. “Solo dopo che sarà sciolto questo nodo -concludono i componenti del Cda- potremo decidere tutti insieme il futuro per la “casa del Gattopardo”, per quella Villa Piccolo che vuole continuare a rappresentare un faro di civiltà, bellezza, cultura e legalità per la nostra Sicilia”.

 

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI