Una neonata fra i tre dispersi caduti in mare al largo di Lampedusa

Salvate 44 persone, viaggiavano a bordo di un barchino di 7 metri, partito dalla Tunisia

L’equipaggio della ong Trotamar III, al largo di Lampedusa, ha soccorso un barchino di 7 metri con a bordo 44 persone, fra cui 5 donne e un minore.

Tre persone, durante le operazioni di salvataggio, sono finite in mare e non è stato possibile recuperarle. I 44 sopravvissuti – originari di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea Conakry e Mali – sono stati trasbordati sulla motovedetta Cp302 della Guardia Costiera che li ha già sbarcati a Lampedusa. Il barchino di ferro, salpato da Sfax in Tunisia alle ore 20 di martedì scorso, è affondato.

C’è anche una neonata di 4 mesi fra i tre dispersi finiti in mare durante le operazioni di soccorso della Trotamar III. In area Sar, il veliero della ong tedesca People in motion, non appena avvistato il barchino carico di migranti, ha fornito giubbotti di salvataggio ad alcune delle persone. E lo ha fatto in attesa dell’arrivo della motovedetta della guardia costiera. I migranti si sono però agitati e cercando di avvicinarsi al veliero ong sono cadute in mare. L’equipaggio ha salvato 44 migranti, ma tre persone – due uomini e una neonata di 4 mesi, originari della Guinea, che viaggiava con la madre – non sono stati recuperati.

Le ricerche, con le motovedette della guardia costiera, sono in corso. Quanto è avvenuto in acque internazionali è l’ennesimo caso: il 25 marzo, dopo il soccorso di una nave cargo, 3 giovani sono finiti in mare e non sono stati mai ritrovati. Il giorno prima, un quindicenne della Guinea finito in acqua è stato considerato disperso e il 23 marzo una bambina di 15 mesi, dopo un naufragio al largo di Lampedusa, non è stata recuperata.

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