Il Tribunale di Messina ha rinviato alla Corte Costituzionale l’Italicum, facendo propri sei dei 13 motivi di incostituzionalità proposti dai ricorrenti, e tra questi quelli relativi al premio di maggioranza e l’assenza di una soglia minima per l’accesso al ballottaggio. I ricorsi erano stati presentati in più tribunali italiani per iniziativa nata nell’ambito del Coordinamento democrazia costituzionale per iniziativa di un pool di avvocati, coordinati da Felice Besostri, già protagonista della battaglia contro il Porcellum, poi dichiarato incostituzionale dalla Consulta.
“Non mi stupisce. Siamo in Italia… Dove una legge prima di diventare vigente è già mandata alla Consulta”, ha commentato nell’apprendere la notizia il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Io – rileva – considero le leggi elettorali come modi per contare i voti che però vanno effettivamente presi”.