Invalidi e anziani da tre anni non beneficiano delle tessere gratuite Atm

Da quando si è insediata questa Amministrazione (che paradossalmente avrebbe dovuto avere, rispetto alle precedenti, una maggiore attenzione per gli “ultimi”), proprio le categorie svantaggiate (disabili, invalidi per servizio e del lavoro, anziani ecc.) non hanno mai usufruito delle tessere gratuite per il trasporto pubblico urbano, nonostante anche i recenti impegni assunti nella competente Commissione servizi sociali alla presenza delle associazioni interessate.

Già dal lontano febbraio 2014, il Consigliere Libero Gioveni aveva formalmente chiesto di far presentare le istanze per il rilascio delle tessere gratuite ATM agli aventi diritto; ma se da un lato per gli anziani il mancato rilascio delle tessere è stato strettamente legato alle poche risorse in cassa o alle note vicende delle mancate approvazioni dei Bilanci o ai loro ritardi, per tutte le altre categorie (invalidi per servizio o del lavoro) si è trattato esclusivamente di una grave inadempienza di legge per la mancata applicazione della L.R. n. 9 del 1 ottobre 1992, varata a beneficio proprio di queste categorie.

La L.R. 9/92, infatti, che fa seguito alle precedenti leggi regionali 68/81 e 68/83 e che a supporto delle quali va anche la sentenza del CGA n. 686 del 20 giugno 2000 a favore dell’Unione Italiana Ciechi in un ricorso vinto contro la “Segesta Autolinee”, non lascia spazio ad interpretazioni: il trasporto pubblico a favore dei portatori di handicap deve essere gratuito.

Tra l’altro, a seguito della predetta sentenza del CGA, venne emessa nel luglio del 2000 anche una circolare regionale con la quale veniva fatto obbligo alle aziende di trasporto di rispettarla scrupolosamente. Inoltre, la L.R. 9/92 è chiara anche sotto l’aspetto delle procedure: il Comune o l’ATM non devono anticipare affatto le somme, in quanto è la stessa azienda trasporti che dovrebbe trasmettere all’assessorato regionale competente l’elenco dei beneficiari e in funzione di ciò la Regione liquiderebbe il corrispettivo dei costi.

Pertanto, il Consigliere comunale Libero Gioveni, che mette in guardia palazzo Zanca anche da possibili ricorsi che le varie associazioni di categoria (Unione italiana ciechi, invalidi per servizio, invalidi civili, mutilati e invalidi del lavoro ecc.) potrebbero avviare, ha inviato una interrogazione all’assessore Santisi ed al direttore dell’Atm Foti, “al fine di conoscere quando e con quali modalità si intenderà rispettare la normativa vigente in materia di rilascio gratuito delle tessere per il trasporto pubblico locale a tutela di un sacrosanto diritto maturato dalle categorie svantaggiate”.

 

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