Ente Teatro, la FP CGIL proclama lo stato di agitazione

. Auspichiamo irrevocabili le dimissioni del sovrintendente Saja. Vergognose le dichiarazioni sui lavoratori.   Chiediamo un incontro con il CDA e al Presidente del Teatro

 

La sigla sindacale ha avanzato richiesta di incontro urgente al fine di chiarire i contorni di una gestione poco rispettosa nei confronti delle parti sindacali e, dunque, dei lavoratori che vengono definiti inadeguati.

Il sovrintendente nel puerile tentativo di addossare la responsabilità del fallimento sui lavoratori dimentica – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL  e Rosa Raffa coordinatrice del settore –   di dire che le scelte sono state operate in modo unilaterale. Se la macchina amministrativa non funziona la responsabilità è ascrivibile soltanto a lui.

 La FPCGIL ha chiesto di discutere la riorganizzazione e il funzionigramma in quanto atti adottati in modo unilaterale dal Sovrintendente

Infatti, la FPCGIL ha contestato  la delibera n. 22 dell’11/5/2015, con la quale Saija  ha provveduto all’approvazione  del nuovo Regolamento di organizzazione, senza alcun confronto con le parti sociali.

Successivamente abbiamo contestato  la nota prot. 1878 del 14/3/2016,   e  in allegato la bozza di delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Ente , avente ad oggetto: “Indizione procedura concorsuale per il conferimento di nomina dei responsabili di Unità Organizzativa e per l’esame comparativo per il conferimento di incarichi di responsabili di unità operativa” unitamente al Bando per il conferimento di incarichi di unita organizzativa, cat. D.. Atti adottati ai sensi dell’art.16, del sopracitato regolamento di organizzazione.

In merito alla formazione la FPCGIL ha detto a chiare lettere di essere  favorevoli alla formazione del personale ma nella fattispecie, non possiamo fare a meno di chiedere per quali finalità il Sovrintendente  abbia  trasformato un corso di formazione in una prova concorsuale con tanto di nomina di commissione giudicatrice.

Infine, la fpcgil contestato la delibera n. 17  del mese di aprile 2016, checontempla infatti una serie di azioni rispetto alle quali non si può non tenere in considerazione il ruolo delle parti sindacali.

5) Istituzione ai sensi dell’art. 10 commi 17 e 18  del regolamento di organizzazione, che come detto prima non è adottato ed approvato ai sensi dell’art. 1 comma 3 della L.R. 10/2000, di uffici temporanei con l’utilizzo prioritariamente del personale dipendente ed eventualmente con affidamenti di incarichi a professionalità esterne.

Questi uffici sono collocati in posizione di staff alla Sovrintendenza che esercita le funzioni di sovrintendenza e coordinamento. Per l’attività degli uffici temporanei il limite di spesa è quello complessivamente previsto per l’anno 2015, così come di evince nella scheda predisposta dall’ufficio incrementato del 10%

La scheda non risulta allegata alla delibera e quindi non si ha contezza di quanto sarà impegnato a tal fine.

“Tale atto – evidenza la segretaria generale Clara Crocè e Rosa Raffa coordinatrice del settore  – contempla una vera e propria riorganizzazione senza che le organizzazioni sindacali siano state minimamente convocate e/o informate per discutere di una vera e propria riorganizzazione degli uffici dell’ente teatro, dando seguito ad un regolamento di organizzazione che a parere di questa sigla è palesemente illegittimo.

Tutti atti che  sanciscono ad attribuire il comando ad  un solo  uomo, concludono Crocè e Raffa.

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