Manca pochissimo ai ponti di Pasqua, 25 Aprile e 1 Maggio ed in generale tutte le autostrade saranno affollate. Quella che lo sarà maggiormente e farà vivere giorni da incubo, sarà sicuramente l’A20 da Messina a Ponte Gallo. Durante la stagione estiva molti messinesi si trasferiranno nelle case al mare e per molti di loro che effettueranno il percorso per andare e tornare da Messina per lavoro, sarà un vero calvario.
Il consigliere comunale Libero Gioveni, ricordando l’inqualificabile condizione in cui i cittadini messinesi sono stati costretti negli anni scorsi a percorrere i circa 15 Km. del tratto autostradale “incriminato” invoca l’intervento diretto del sindaco Accorinti con i vertici del CAS.
“Non si può non esprimere grande rammarico – afferma Gioveni – per l’assordante silenzio sull’argomento negli anni da parte del primo cittadino, che non ha mai voluto chiedere con insistenza ai vertici del CAS l’eliminazione (anche provvisoria) del pedaggio di 1 euro e 20 cent come segno di risarcimento per gli enormi disagi subiti dai cittadini che egli rappresenta.
Non oso nemmeno pensare al fatto – prosegue il consigliere – che con i prossimi trasferimenti in massa dalla città alle proprie residenze estive nei Comuni tirrenici da parte dei Messinesi, inizierà ufficialmente un’odissea che durerà inevitabilmente per 3 lunghi mesi.
Ma come abbiamo ripetuto fino alla noia – incalza l’esponente Udc – oltre al “danno” di subire questi enormi disagi, si aggiunge anche la “beffa” di dover pagare l’ingiusto balzello al casello di Ponte Gallo! Né tanto meno può essere considerata sufficiente la riduzione del pedaggio applicata l’anno scorso soltanto in determinate fasce orarie solo come deterrente per evitare le lunghe code nelle ore di punta.
A prescindere, infatti, dall’oggetto della diatriba che si trascina ormai da anni sulle competenze territoriali in cui ricade lo svincolo – sostiene convinto il consigliere comunale – è assolutamente inaccettabile dover pagare al CAS un servizio che ormai non c’è più da tempo.
L’appello reiterato al sindaco Accorinti, pertanto – conclude Gioveni – non può che essere quello di fare la “voce grossa” negli uffici di contrada Scoppo per i suoi concittadini, il cui diritto alla mobilità in tangenziale lo pagheranno purtroppo, anche nella prossima estate, sempre più a caro prezzo”.