Sport e inclusione, da Taormina a Messina in tandem

l’IRCCS Bonino Pulejo promuove lo sport come strumento di riabilitazione e inclusione

Un viaggio di 50 chilometri lungo la costa ionica siciliana ha trasformato una semplice pedalata in un potente messaggio di inclusione, resilienza e riabilitazione.

Sei dipendenti dell’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina hanno accompagnato due tandem speciali da Taormina fino a Messina, con a bordo due ciclisti non vedenti. Un’iniziativa che incarna perfettamente la missione dell’IRCCS: promuovere lo sport come strumento terapeutico e sociale per i pazienti con disabilità neurologiche.

L’iniziativa, nata nell’ambito di un tour ciclistico dell’isola condotto da due cicliste Chiara Ozino e Giusy Parisi, di cui una non vedente, anch’esse impegnate per l’inclusione. Ha visto protagonisti manager e operatori sanitari dell’istituto che hanno deciso di mettersi in gioco per accompagnare i due atleti non vedenti lungo un percorso impegnativo ma carico di significato.

Il tutto in una emozionante cornice organizzata dal Soroptimist di Messina. I tandem, simbolo di fiducia e collaborazione, hanno attraversato paesaggi mozzafiato, superando salite e curve con determinazione e spirito di squadra.

«Questo viaggio non è stato solo un gesto sportivo, ma un atto di condivisione e di speranza», ha dichiarato il Direttore Generale Lanza dell’IRCCS Bonino Pulejo. «Lo sport, nella nostra visione, è parte integrante del percorso riabilitativo. Non si tratta solo di recuperare funzionalità motorie, ma di restituire dignità, autonomia e senso di appartenenza alle persone che affrontano una condizione di disabilità».

L’IRCCS Bonino Pulejo è da anni un punto di riferimento nazionale per la riabilitazione neurologica, con programmi che integrano l’attività fisica e sportiva nei protocolli terapeutici. L’Istituto collabora con il Comitato Italiano Paralimpico per offrire ai pazienti opportunità di reinserimento sociale attraverso lo sport, sia in fase post-acuta che nel lungo termine.

L’iniziativa dei tandem si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione sul tema dell’accessibilità e dell’inclusione, volto a dimostrare che, con il giusto supporto, anche le barriere più ostili possono essere superate.

«Questa pedalata è un altro tassello dopo la traversata dello Stretto di luglio con i nostri pazienti che sono diventati atleti – ha concluso il Direttore -. Vogliamo costruire una rete di sport e salute che metta al centro la persona, le sue potenzialità e il suo diritto a vivere pienamente, al di là della disabilità”.

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