Sparatoria M’Ama, confermato il fermo, per Aloisi e Cutè si aprono le porte del carcere

Il gip Eugenio Fiorentino ha convalidato il fermo di Alessandro Cutè e Gianfranco Aloisi, i due ragazzi che avrebbero esploso cinque colpi di pistola la notte tra venerdì e sabato al M’Ama, il lido lungo la riviera nord, ferendo una 34enne di Briga Marina. Per i due l’accusa si è aggravata, adesso sono accusati di tentato omicidio. Sia la sera che si sono costituiti, sia ieri durante l’interrogatorio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due sapevano che i carabinieri li stavano braccando. Si sentivano il fiato sul collo e decisero di costituirsi. Accompagnati dai difensori, gli avvocati Salvatore Silvestro e Franco Rosso, si sono costituiti al comando provinciale dell’Arma. I due secondo la procura avrebbero sparato all’uscita del lido M’Ama, perché non erano stati fatti entrare a una serata riservata. Una ritorsione contro i buttafuori come i militari avevano ipotizzato e come i tanti testimoni di quella sera hanno raccontato. Cutè era stato arrestato il 20 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione anti droga “Doppia Sponda”. Anche all’epoca si consegnò ai militari dell’Arma che lo cercavano.

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