Smottamento Calatabiano, Gioveni: “I miei appelli andati a vuoto”

“Manco a dirlo, il 16 settembre scorso (appena 10 giorni fa), avevo lanciato l’allarme sul rischio frane nella collina di Calatabiano e sul perenne immobilismo per la sua messa in sicurezza, e oggi siamo tutti a gridare allo scandalo dopo l’ultimo smottamento che le incessanti piogge nella zona hanno determinato, con il concreto rischio di pregiudicare l’erogazione idrica della condotta Fiumefreddo”

Il consigliere comunale Libero Gioveni non ci sta per il trattamento che la Protezione civile regionale sta riservando alla città e invita tutti a fare fronte comune per difendere i sacrosanti diritti dei Messinesi.

“Adesso la politica (tutta) si gioca tutto, specialmente la faccia. Il sindaco Accorinti deve fare la voce grossa – afferma Gioveni – ma anche il Consiglio Comunale, che rappresenta tutta la città, ha il dovere di intervenire per i mancati impegni che erano stati assunti a livello regionale.

Da un anno ormai vado chiedendo, per esempio – prosegue il consigliere – la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale sulla crisi idrica (che rinnovo ancora una volta) alla presenza non soltanto dei vertici dell’Amam, ma anche e soprattutto della nostra deputazione regionale che nulla sta facendo a livello legislativo per considerare Messina in piena emergenza idrica e farle giungere le necessarie risorse per infrastrutturare un territorio e una condotta sempre più fragile che non lascino mai più un’intera città a secco.

E anche la scomparsa “velata” della Commissione d’inchiesta che avrebbe dovuto partorire il Civico Consesso – afferma l’esponente Udc – non rende giustizia a un’intera comunità che ha tutto il diritto di sapere cosa sia accaduto quasi un anno fa e come ci si stia muovendo adesso per arginare una nuova (Dio non voglia) emergenza idrica.

Per esempio – si chiede il consigliere comunale – mi piacerebbe capire cosa ha fatto in questi mesi l’Amam nel lavoro (promesso) di ricerca di nuove fonti idriche alternative; quante sorgive, cioè, avrebbe individuato dopo la crisi idrica del novembre scorso e quanta portata d’acqua potrebbe potenzialmente aggiungere alla fatidica soglia limite dei circa 900 lt/sec. che, come dimostrato dalle continue riduzioni giornaliere nell’erogazione in molte zone della città, non può evidentemente bastare per soddisfare la crescente domanda dell’utenza.

Pertanto – conclude Gioveni – è giunto davvero il momento di dire basta, di avere uno scatto d’orgoglio e di assumersi tutti (nessuno escluso) quelle responsabilità e impegni che finora, soprattutto dettati allora dall’istinto del momento, si era solo proclamato, ma che mai concretamente si è posto in essere nell’interesse di un’intera comunità sempre più indignata e a cui non basta nemmeno più chiedere scusa”.

 

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI