I Carabinieri di S. Stefano di Camastra sgominano una banda di catanesi dedita ai furti

Specifici servizi volti al contrasto dei furti che avevano il loro baricentro nel hinterland, hanno portato all’arresto, in flagranza di reato, di due catanesi Carmelo Cadiri di 24 anni, e Giacomo Parisi di 36 anni, ed alla denuncia di altre due persone S.S. di 36 anni e L.C. di 45 anni anch’essi di Catania, tutti già noti alle Forze dell’Ordine.

I Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, lo scorso sabato avevano attivato un particolare modulo di servizi orientato a circoscrivere l’area ed innalzare il livello di sicurezza nel week end. Questi servizi hanno come elemento comune la presenza d’individualità estremamente motivate e altamente preparate. Questi semplici, ma importanti requisiti, hanno portato l’atteso risultato.

Fra i tanti veicoli passati in rassegna nelle prime ore della notte di sabato scorso, alle 22.00 circa, una Toyota Yaris è stata avvistata dai militari di servizio in abiti simulati che hanno segnalato la posizione e la direzione di marcia, alle gazzelle. A bordo gli occupanti sono apparsi subito infastiditi. I quattro, a parte il conducente, non avevano i documenti ed hanno declinato le loro generalità, ma l’atteggiamento insofferente e la presenza di un grosso cacciavite ed un paio di guanti da lavoro, occultati nell’abitacolo, hanno insospettito i Carabinieri, confermando la fondatezza dei sospetti.

Condotti presso la Caserma di Santo Stefano di Camastra, i militari dell’Arma hanno accertato che due dei componenti della banda, al momento del controllo erano sottoposti al regime degli arresti domiciliari nel loro domicilio catanese per aver commesso, in passato, diversi reati contro il patrimonio. Al termine degli accertamenti, Carmelo Cadiri e Giacomo Parisi sono stati tratti in arresto per evasione e rinchiusi nel Carcere di Messina Gazzi.

Per tutti è scattata la denuncia penale per il possesso di arnesi atti allo scasso e per aver declinato false generalità ai Carabinieri al momento del controllo. Oggi, l’Autorità giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha trasmesso gli atti al Tribunale di Catania dove verrà celebrato il processo per competenza territoriale.

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