Appalti di breve durata poi prolungati con diverse proroghe nel settore dei servizi sociali a Messina. Gestione di Casa Serena, Centri di aggregazione giovanile, Asili nido, Assistenza domiciliare alle famiglie, Trasporto disabili, Ricovero minori ed anziani, avrebbero “goduto” di proroghe vietate dalla legge. Lo denuncia il Consigliere comunale Angelo Burrascano che ha redatto un lungo elenco dettagliato ed inviato al sindaco Accorinti ed altri enti interessati, fino alla Corte dei Conti.
“Appare anomalo ed irrituale effettuare una gara pubblica per “Casa Serena” per soli due mesi -afferma Burrascano- o la proroga per l’affidamento dei servizi pubblici essenziali, quali quelli dell’assistenza sociale già esistente da anni, per quattro mesi se non già si aveva l’intenzione della proroga “sine die”, evento acclarato con la determina dirigenziale n. 83/2016.
Sia la normativa sugli appalti pubblici (servizi) -prosegue il Consigliere comunale-, che la consolidata giurisprudenza vieta espressamente il rinnovo e/o proroga di appalti”.
Pertanto Burrascano ha interrogato il sindaco e l’assessore Santisi “chiedendo di conoscere, quali provvedimenti intendono adottare nei confronti del sig. Dirigente il Dipartimento Politiche Sociali e delle imprese aggiudicatarie dei servizi attualmente espletati in palese danno dell’interesse pubblico”.
Burrascano ha, inoltre, diffidato ad effettuare ulteriori proroghe, chiesto l’immediato avvio delle procedure di una gara pubblica, ed invitato l’amministrazione a inviare tutti gli atti all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Commissione Regionale sulla Trasparenza della Pubblica Amministrazione, alla Corte dei Conti Sicilia.
