Servizi sociali, le proposte della Uil-Fpl. “Si rispetti il Protocollo di legalità”

Numerose le proposte della Uil Fpl sui bandi di gara dei servizi sociali inviate all’Assessore Santisi, al Sindaco, al Dirigente Servizi Sociali e al Direttore Generale, proposte discusse e condivise nel corso di un’assemblea con gli operatori dei servizi. Un bando di gara ben redatto garantisce una migliore selezione degli operatori e una più efficiente gestione del servizio. Le proposte spaziano dall’innovativo inserimento nei bandi di gara dei cosiddetti Patti di integrità o protocolli di legalità previsti dalla normativa anticorruzione già sperimentati efficacemente in altre realtà, da allegare all’offerta pena esclusione, con l’inserimento di clausole sanzionatorie  in caso di violazione degli obblighi stabiliti fino all’esclusione dalle gare indette dal Comune per 5 anni; all’inserimento tra gli elementi di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa della predisposizione della Carta dei Servizi da parte delle cooperative, quale elemento essenziale di valutazione, che vincola l’ente erogatore al rispetto di livelli minimi delle prestazioni e legittima l’utente a pretendere il rispetto degli standard predefiniti.
Imprescindibile l’inserimento tra i requisiti di partecipazione dei concorrenti, dell’obbligo del rispetto dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione collettiva e delle norme in materia di previdenza e assistenza, e della clausola sociale prevista dal CCNL sul passaggio degli operatori  prevedendo continuità contrattuale e scatti di anzianità, anche a seguito dei cambi di gestione. Essenziale nella determinazione dell’importo a base di gara indicare con analiticità i singoli elementi che compongono la prestazione e il loro valore.
La Uil Fpl rammenta il doveroso inserimento quale componente del corrispettivo d’appalto della tabella sul costo del lavoro allegata al decreto 2 ottobre 2013, dato che nei bandi di gara precedenti era stata allegata una tabella non aggiornata e ciò era stato oggetto di segnalazione specifica da parte del sindacato anche all’ANAC; e la richiesta ai concorrenti del possesso, dei requisiti di moralità individuati dall’art. 38 del Codice appalti, per affidare la gestione dei servizi sociali a soggetti che offrono serie garanzie di moralità come previsto nelle recenti Linee Guida ANAC per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali richiamate anche dall’atto di indirizzo della Giunta.
Il sindacato chiede inoltre di inserire nei capitolati l’aggiornamento professionale obbligatorio del personale, come condizione e non come criterio aggiuntivo cui attribuire un punteggio aggiuntivo e l’obbligo di garantire le sostituzioni valorizzando gli operatori delle graduatorie che abbiano acquisito esperienza nel servizio oggetto d’appalto. Essenziale prevedere nei capitolati verifiche a campione da parte del Comune per controllare la correttezza delle buste paga (periodicamente si verificano decurtazione assegni famigliari, errori trattenute ecc;) e verifiche sulla qualità del servizio attraverso il coinvolgimento di utenti e cittadini.; e ancora l’osservanza, da parte degli organismi no-profit, delle disposizioni di cui al d.lgs. 231/2001 e cioè la normativa anticorruzione. 
Suggerimenti specifici sono attenzionati rispetto ad alcuniservizi tra cui più efficienti mezzi di trasporto del servizio disabli e la richiesta per Casa Serena del richiamo nel capitolato al protocollo d’intesa per il rispetto della graduatoria ai fini del subentro dei lavoratori fuoriusciti dalla struttura. 
Nel documento si sollecita inoltre il Comune, ad adottare la  «carta dei servizi sociali». La Uil Fpl ha chiesto inoltre un incontro urgente all’Assessore Santisi per discutere delle gravi criticità che insistono nel servizio di assistenza disabili gravi gestito dalla Cooperativa Faro 85 presso la struttura Don Orione, attenzionate senza esito alla stessa cooperativa ,che riguardano oltre il ritardato pagamento delle retribuzioni, la carenzadi adeguate fasce di sollevamento dei disabili e l’omesso versamento ai lavoratori del TFR dal 2011 in poi oltre ad alcune problematiche di tipo organizzativo.

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