Sei personaggi in cerca d’autore” conclude la Masterclass ai Magazzini del Sale

In scena dal 5 al 9 di giugno, ai Magazzini del Sale, lo spettacolo che conclude la Masterclass tenuta da Domenico Cucinotta con la collaborazione di Mariapia Rizzo. Il lavoro pedagogico , avviatosi in ottobre, si conclude con questa “sfida”scenica” che coinvolge dodici attori e due piccoli allievi attori, che con la loro freschezza ed immediatezza impreziosiscono la suspence dell’evento scenico. Aiuto regia è Giuseppe Zampaglione.

Scegliere i “Sei personaggi in cerca d’autore” in un corso di studi teatrali è come fare una lezione nella lezione. Quest’opera di Luigi Pirandello è un vero e proprio trattato, quasi manuale, sull’arte scenica. Se, per certi versi, il meccanismo del teatro nel teatro può apparire anacronistico, non lo è di certo la grande lezione che l’autore ha lasciato in eredità a tutti coloro che si interessano del fare teatrale. Pirandello crea la situazione assurda di un gruppo di personaggi che si presentano in un teatro e chiedono di essere messi in scena e raggiungere così l’immortalità artistica. Essendo vivi, i personaggi chiedono verità assoluta a chi li dovrebbe interpretare. Ed è all’interno di questa istanza che si pone la domanda: come essere vivi in scena? A questa domanda hanno tentato di rispondere i grandi  maestri  della storia del teatro, e di questa sfida ci siamo occupati nel nostro corso di studi. Nei “Sei personaggi in cerca d’autore” si scatena una disputa su chi ha il diritto di stare sulla scena. Si arriva ad un apparente impossibilità di soluzione del problema: i personaggi non possono recitare su un palcoscenico e gli attori non possono interpretare i personaggi perché non sono e non possono essere i personaggi stessi per come li ha pensati l’autore, con la loro assolutezza e fissità ,viva, che dovrebbe provocare un brivido in chi vi si accosta. Secondo Pirandello, l’attore dovrebbe possedere gli strumenti per poter accogliere il personaggio, almeno per un istante. Uno strumento possibile, anche a suo avviso, è l’improvvisazione. Di questa ci siamo serviti e ci serviremo nell’arduo intento di accettare la sfida di Luigi Pirandello e dell’arte scenica.

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