Da 7 anni l’ex Provincia invia i progetti per la “Vainicher” di Lipari, ma la Regione non ne sa nulla

La grave situazione finanziaria che coinvolge tutte le ex Province è alla base della difficoltà d’intervento nei plessi scolastici di competenza; la mancanza di fondi immediatamente disponibili è alla base della situazione di stallo che riguarda i previsti interventi nello stabile che ospita l’istituto “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari.

 

Il progetto di riqualificazione e di eliminazione delle criticità, oggetto di approfondite verifiche nel corso del sopralluogo effettuato dai responsabili tecnici di Palazzo dei Leoni lo scorso 18 marzo, prevede una spesa di 180.460 euro; l’utilizzazione dei fondi necessari, derivanti da economie su mutui, era subordinata all’autorizzazione del Ministero dell’Istruzione e della Regione Siciliana che, con un provvedimento emanato nel 2015, hanno proceduto a bloccarne l’impiego.

 

La Regione Siciliana, inoltre, non ha fornito alcun riscontro alla richiesta per la devoluzione residui mutui gratuiti ed inviata dalla Città Metropolitana di Messina il 24 marzo 2016; la mancata risposta ha determinato, da parte di Palazzo dei Leoni, la necessità di attivare con urgenza procedure alternative per il reperimento di fondi derivanti dalla devoluzione dei residui relativi ai mutui onerosi che, però, richiedono l’autorizzazione propedeutica da parte della Cassa Depositi e Prestiti.

 

Desta stupore l’affermazione espressa dalla Regione Siciliana sul mancato invio, da parte della Città Metropolitana di Messina, dei progetti collegati ai bandi regionali, visto che da ben sette anni tutti gli atti inviati e relativi al “Vainicher” non hanno avuto alcun riscontro da parte degli stessi organi regionali, così come si evince dalla nota di contestazione inviata a Palermo dal Dirigente del Servizio Edilizia Scolastica dell’Ente, arch. Vincenzo Gitto.

 

Nessuna responsabilità, pertanto, va imputata a Palazzo dei Leoni che sta procedendo a tappe forzate affinchè i lavori all’istituto “Vainicher” possano iniziare entro il mese di luglio permettendo un inizio regolare delle lezioni per il prossimo anno scolastico e consentendo, altresì, al Comune di Lipari di tornare in possesso dei locali comunali siti in località S. Giorgio che attualmente ospitano otto classi.

 

Lo stato di impasse che ha fatto sprofondare le ex Province siciliane in uno stato di enorme precarietà era stato preannunciato dallo stesso Commissario straordinario Filippo Romano che, in diverse circolari inviate ai dirigenti scolastici ed ai sindaci, aveva lanciato il grido d’allarme per la criticità finanziaria derivata dalla drastica riduzione dei contributi e dalla contemporanea richiesta di somme che il Governo chiede alle ex Province, salasso già pesante nel 2015 e che nell’anno in corso sarà addirittura raddoppiato (17 milioni di euro su un budget totale di 60 milioni di euro).

 

Nelle circolari il Commissario aveva ampiamente chiarito che, in assenza di risorse finanziarie, le criticità relative all’edilizia scolastica non si sarebbero potute risolvere in via ordinaria e che tale situazione avrebbe comportato necessariamente la chiusura degli edifici a rischio visto che gli unici investimenti possibili da qui in avanti saranno quelli specificamente finanziati da risorse regionali o comunitarie.

 

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