Il presidente dell’Acr Messina, dopo aver conquistato la salvezza ai playout, annuncia il suo disimpegno
“Mi auguro che questa sia l’ultima conferenza da presidente”. Ha esordito così Pietro Sciotto che ha convocato la stampa all’interno del suo quartier generale all’interno della sua sede aziendale. Il presidente dell’Acr Messina ha deciso di passare la mano e ha riferito di volere lasciare la squadra al sindaco di Messina.
“Per me oggi è un giorno triste, molto triste -ha proseguito Sciotto- perché va via qualcosa di bello a cui tenevo tantissimo e sono molto rammaricato. Nella vita certi passaggi bisogna farli. Il nostro campionato è finito tre giorni fa, dedico la salvezza a mio fratello Pippo. Non meritavamo una retrocessione dopo tanti sacrifici”. Pietro Sciotto ha riferito ai giornalisti presenti che questa non è una decisione dell’ultima ora, ma la meditava già da tempo. “A gennaio -ha spiegato- ho deciso di investire qualsiasi cifra pur di salvare il Messina, ma già allora avevo deciso di lasciare il Messina. Quindi da oggi il Messina è in vendita. Ricordo che dal 2017 il Messina era fallito e l’unica richiesta di iscrizione è arrivata da Pietro Sciotto, altrimenti il Messina sarebbe partito dalla terza categoria. In questi anni -ha precisato il presidente- ho vinto un campionato di serie D e ho garantito per tre anni la serie C. Ho fatto il presidente per sei anni e ho perso dodici anni della mia vita. Pensavo di potere fare i più ma non sono riuscito. Nella storia del Messina siamo stati davvero in pochi a rimanere in sella per sei anni. Oggi consegnerò la società al sindaco -ha concluso Pietro Sciotto- che provvederà a riuscire a trovare un acquirente valido. Ringrazio tutte le istituzioni, le forze dell’ordine e la stampa. Grazie a tutti e vi ricorderò sempre”.
