Pronto il progetto di dismissione dell’area industriale ex Sanderson: diventerà un Polo fieristico

Gli interventi prevedono opere di bonifica, demolizione fabbricati e consolidamento muri di confine

Altro passo avanti verso la realizzazione del nuovo Polo fieristico e congressuale di Messina. La Regione siciliana ha, infatti, completato il progetto esecutivo per i lavori di dismissione dell’impianto industriale dello stabilimento “ex Sanderson”, dove sorgerà un complesso da almeno quattromila  posti. Gli interventi, per un importo complessivo di 6,5 milioni di euro, prevedono opere di bonifica in tutta l’area, demolizioni dei fabbricati esistenti, consolidamento a salvaguardia dei muri di confine, da eseguire nel corso di sei mesi.

La conversione dell’area rientra nell’ambito di un percorso di riqualificazione e valorizzazione dell’intera area industriale di proprietà dell’Esa, che sarà destinata ad ospitare un centro fieristico e congressuale in grado di attrarre e intercettare flussi commerciali e imprenditoriali nel bacino del Mediterraneo. L’Ufficio speciale per la Progettazione della Regione, che ha costituito un gruppo di lavoro per la riqualificazione dell’area sulla quale sorge l’ex fabbrica di agrumi nella zona sud del capoluogo peloritano, ha steso il progetto esecutivo delle opere di dismissione.

L’area di contrada Pistunina, che si estende per circa 75 mila quadrati a ridosso del litorale jonico, contiene al suo interno 42 edifici fra civili e industriali, tutti destinati alla demolizione tranne due che saranno riqualificati, come previsto dal Documento delle indicazioni della stazione appaltante (Disa). Il progetto prevede la bonifica con interventi di rimozione e smaltimento di svariati agenti inquinanti, fra cui manufatti in cemento, rottami di lastre, manufatti in cemento amianto e contenenti fibre di amianto in forma friabile e compatta, olii combustibili e rifiuti di vario genere presenti all’interno dei padiglioni che saranno oggetto della messa in sicurezza.

Prevista la realizzazione di un grande corpo di fabbrica principale da destinare al centro congressi e di una serie di corpi secondari che ospiteranno padiglioni fieristici tematici, strutture ricettive, ristoranti e sale conferenze. La cittadella sarà completata da un porto canale posto alla foce del vicino torrente Zafferia, completo di darsena per l’accesso diretto dal mare. Sarà installata anche una torre faro panoramica, alta circa 90 metri, dotata di ristorante e locali a destinazione turistica: da lassù sarà possibile apprezzare anche lo skyline del Centro fieristico e congressuale la cui copertura, costituita da pannellature in vetro fotovoltaico, costituisce un suggestivo elemento di legame con le tradizioni marinare di Messina.

«Si tratta – dice il responsabile dell’Ufficio progettazione della Regione, Leonardo Santoro – di una struttura a vela stilizzata che richiama la sagoma di un delfino: “la fera” nel dialetto siculo-calabrese, il cetaceo che fu immortalato nell’affresco letterario dell’Horcinus Orca di Stefano D’Arrigo. Un omaggio all’identità dello Stretto e alle magnifiche creature che lo abitano, oltre che un’ulteriore occasione di riqualificazione urbana e di rilancio della sua economia in una nuova dimensione di metropoli europea».

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