Un Ponte per far ripartire il Sud. Presentata la proposta di Legge di Area Popolare

Si è tenuta oggi presso la Camera dei Deputati a Roma, la conferenza stampa di presentazione della proposta di Legge per accelerare l’iter della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. L’iniziativa è dei deputati nazionali Lupi, Garofalo, Scopelliti, Pagano, Minardo Bosco e Misuraca. Nasce per consentire al Governo di assumere decisioni su uno dei progetti infrastrutturali storicamente più importanti per il nostro Paese, sulla base di informazioni oggettive e procedure razionali.

L’iter della costruzione sembrava essere avviato al meglio quando, nel 2012, fu bruscamente interrotto. Per i deputati di Area Popolare, ciò avvenne per inviare un “segnale di austerità a Bruxelles, senza valutare gli effetti giuridici e senza un’adeguata informazione sui costi sostenuti e di chiusura”. Durante la conferenza stampa è stato evidenziato che non esiste al mondo un’isola con più di 100 mila abitanti distante meno di 3 miglia da un continente che non sia collegata stabilmente con la terraferma. La Sicilia ha oltre 5 milioni di abitanti e dista solo 1,7 miglia dall’Europa.

Per i deputati di Area Popolare “Non esistono oggettive e comprovare ragioni che ne sconsigliano la realizzazione. Esistono, invece, studi di altissima qualità a livello nazionale e mondiale che ne dimostrano l’opportunità”. Riguardo i timori ambientali, è stato elaborato un progetto ambientale e sociale unificato (PMATSU) per la salvaguardia della qualità ambientale. Mentre i protocolli di legalità, sono quelli recepiti dall’Autorità nazionale anticorruzione e utilizzati per EXPO.

I proponenti del progetto di legge sono convinti che il Ponte si può e si deve fare, perchè la Sicilia è una piattaforma logistica naturale, un link tra Europa e Africa, tra Oriente e Occidente, nel cuore del Mediterraneo. In merito alla sostenibilità finanziaria è stato ribadito che il 40% del costo sarebbe pubblico ed il 60% tramite project financing, per un costo (stimato complessivamente in 7,5 miliardi di euro) comprendente anche la realizzazione di tutti i collegamenti terrestri che andrebbero a beneficio di un territorio ora pesantemente penalizzato proprio dall’essere punto di passaggio.

Da non sottovalutare anche il vantaggio economico che il “brand” porterebbe al territorio, come altri simboli di ingegneria sparsi per il mondo e l’impiego di oltre 4.500 figura professionali che incrementerebbero il Pil dell’intero Mezzogiorno d’Italia. “La lotta alla delinquenza organizzata -hanno sottolineato i deputati di Ap- non si combatte lasciando milioni di persone nel sottosviluppo e nell’indigenza”.

Nel dettaglio sintetico, la proposta di legge: al comma 1 prevede la ripresa del progetto del ponte dando sostanza a una visione meridionalista dello sviluppo economico del paese; Il comma 2, con l’istituzione di un Commissario, garantisce celerità, trasparenza e legalità all’iter di realizzazione dell’opera; I commi da 3 a 9 evidenziano la scelta di partire dal recupero del lavoro fatto e di aggiornarlo in modo rapido ed efficace.

 

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